Palladino in conferenza stampa pre Cagliari: "Serve..."

"Serve... continuità e spirito. Voglio una squadra affamata"
PALLADINO IN
CONFERENZA STAMPA PRE PARTITA
Le parole del
tecnico nerazzurro alla vigilia di Atalanta-Cagliari*
Alla vigilia
della sfida casalinga contro il Cagliari, Raffaele Palladino ha incontrato i
giornalisti in conferenza stampa. Il tecnico nerazzurro ha analizzato il
momento della squadra e caricato l'ambiente in vista di un match
fondamentale per la risalita in classifica.
La
continuità come chiave
"La continuità
è un aspetto dove batterò tanto sulla squadra. A noi serve continuità di
prestazione e risultati, ripartiamo dalla partita di Champions. Anche
continuità mentale: le partite si affrontano tutte con lo spirito con cui
abbiamo affrontato il Chelsea. Dobbiamo tirare dritto su questa strada, mai
più cali di tensione. Ho visto una squadra molto concentrata, questo è il
punto di partenza."
La rimonta
in campionato
Palladino non
nasconde le difficoltà ma chiede una reazione immediata: "Dobbiamo provare a
rimontare con tutte le nostre forze, con mentalità e fame. Quello che chiedo
dal primo giorno l'ho detto a voi e allo spogliatoio: il DNA dell'Atalanta,
con quello bisogna andare avanti fortemente come visto con il Chelsea. La
nostra forza è quella, poi ci sono qualità eccetera, ma alla base serve
quello spirito di squadra ed è un obbligo nostro risalire in campionato.
Abbiamo possibilità e qualità per farlo."
Il messaggio è
chiaro: "Voglio una squadra umile, affamata, che capisce il momento, che
abbia consapevolezza che capisca che siamo indietro e si può risalire
soltanto facendo filotti."
Migliorare
l'approccio
Sul tema degli
inizi di gara, Palladino è diretto: "Io vorrei fare gol al primo minuto.
Sicuramente l'approccio alla gara deve migliorare. Se storicamente questa
squadra, come dicono i dati, non è riuscita a sbloccarla, ci si può
lavorare. Non è semplice, ma gli approcci alle gare sono importanti. Sarà
compito mio far capire alla squadra come entrare in campo e imporre il
nostro gioco sin da subito."
Ahanor, il
talento da coltivare
Parole al
miele per il giovane difensore: "Ahanor è un grandissimo talento da
preservare, tutelare e coltivare. Nelle partite con noi da quando sono qui
ha fatto bene: prende palla e va dentro, continua a salire da attaccante e
quello spirito mi piace. È l'essere sfrontato che mi piace dei difensori e
dei giovani. Quando ha l'occasione la deve sfruttare come sta facendo, mi
piace molto."
Focus sul
Cagliari
Nessuna
sottovalutazione dell'avversario: "Voglio che entrino in campo con la fame e
lo spirito giusto. Le partite sono tutte complicate, il campionato è
equilibrato. Anche le cosiddette piccole giocano partite a viso aperto. Il
Cagliari si difende benissimo e riparte, ha giocatori di gamba, bisogna
stare attenti a tutto."
Le scelte e
gli infortunati
Sul fronte
esterni, Palladino fa il punto: "Bakker sta recuperando, ci vorrà ancora del
tempo. In rosa abbiamo Zappacosta, Bernasconi e Zalewski, ma sto provando
altre soluzioni. Come Musah: in allenamento l'ha fatto benissimo, è il
nostro jolly, è adattabilissimo. Con quattro esterni così possiamo
tranquillamente arrivare fino a gennaio aspettando il rientro di
Bellanova."
Al centro
della difesa: "Noi abbiamo Kossounou che andrà in Coppa d'Africa, ma abbiamo
recuperato Kolasinac e dobbiamo assolutamente recuperare Scalvini. Viene
dalla prima settimana di lavoro con noi, ha bisogno di giocare, allenarsi, e
cercherò di recuperarlo perché è fondamentale per noi."
L'elogio a
Bernasconi
Il tecnico
spende parole importanti per il giovane terzino: "Bernasconi dal primo
giorno mi ha impressionato per la dedizione al lavoro. Veniva da una
gestione precedente con cui aveva continuità di gioco. Io guardo tutto e
tutti, lui è l'esempio del lavoro quotidiano, di essere un ragazzo serio, di
impegnarsi e seguire alla perfezione le richieste. Gli ho dato l'occasione e
l'ha sfruttata. Sono felice per lui perché è un esempio per i
compagni."
Lo spirito
del Chelsea
"Dobbiamo
mettere in campo tutto quello messo con il Chelsea: mentalità, spirito,
atteggiamento, coraggio. Partite diverse, squadre più chiuse, ma bisogna
capire i momenti della gara. Quando era da fare male lo abbiamo fatto. È una
prova di maturità per noi. Mi aspetto che la squadra dia una risposta
importante, è il gruppo e la testa che danno le risposte e fanno la
differenza."
Un momento
decisivo
Sulla fase
della stagione: "È un momento decisivo della stagione, ma lo sono sempre.
Poi si fanno scelte e valutazioni dopo il mercato, ogni momento è
importante. Aver messo fieno in cascina in Champions per noi è importante,
ci possiamo dedicare al campionato. Stare indietro non mi piace, sono venuto
qui per portare l'Atalanta in alto. Abbiamo fatto uno scivolone pesante a
Verona, ma ora mi interessa che la squadra abbia svoltato."
L'orgoglio
italiano in Europa
"Il quinto
posto Champions deve essere uno stimolo per tutti noi italiani, perché è un
vanto per tutta l'Italia, non solo per l'Atalanta. L'obiettivo è portare più
in alto possibile l'onore italiano in Europa. Dobbiamo essere ambiziosi, i
ragazzi pure lo dimostrano. Ora sappiamo che siamo dietro, bisogna prendere
consapevolezza."
Brescianini
e Scamacca
Su
Brescianini: "Per me è un centrocampista duttile, bravissimo da play o
mezzala di inserimento. Lo vedo nei due di centrocampo, l'ho usato anche da
trequartista di destra. Marco è un ragazzo che si mette a disposizione,
grande lavoratore, è uno che sta zitto e pedala. Mi auguro che presto potrò
dargli un'occasione perché è un ragazzo serio che si impegna."
Su Scamacca:
"Mi auguro che possa ancora crescere dal punto di vista fisico, ha bisogno
di partite e minutaggio. Ha fatto troppa inattività, lo vedo sempre in fase
di crescita. Mi piace perché riesce a giocare bene per la squadra e unisce
anche spirito di squadra. Gianluca deve ancora di più lavorare per il gol,
attaccare di più l'area, deve essere in area per fare quei gol che gli
chiedo. Parliamo di un giocatore straordinario."
Possibili
novità
In chiusura,
un accenno alla formazione: "Le novità potrebbero esserci. Oggi pomeriggio
farò la conta perché c'erano acciacchi e influenze e vediamo quello che
possiamo avere in campo. Krstovic è entrato bene con lo spirito, merito suo
se abbiamo segnato. Mi è piaciuto soprattutto lo spirito."
foto: atalanta.it
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