Palomino: "Apollon insidioso, la gara con la Samp insegna..."
Alzi la mano chi, al momento del sorteggio, si sarebbe immaginato un’Atalanta in testa dopo le due prime due partite di Europa League. Prime due partite, per altro, contro Everton e Lione. Ma la Dea corre veloce e non si cura degli scettici. Come il suo allenatore, d’altronde, che ai suoi inculca il verbo: “Rispetto per tutti, paura di nessuno”. E infatti dopo il sorteggio (che tutti avevano finito da incubo), un serenissimo Gasperini aveva commentato: “In Europa ce la giochiamo”.
Detto fatto. E a proposito di gente che non ha paura di nessuno, alla vigilia della sfida contro l’Apollon Limassol incontriamo José Luis Palomino, difensore argentino dell’Atalanta al suo primo anno di Serie A, che proprio come l’Atalanta sta sorprendendo un po’ tutti.
Più emozionante la gara contro l’Everton o quella contro il Lione? “Direi che la risposta è facile, quella contro l’Everton, perché l’abbiamo vinta (ride, ndr). Se avessimo vinto a Lione sarebbe stata più bella quella perché giocavamo fuori casa contro una grande squadra e in uno stadio importante, ma quella contro l’Everton è stata davvero una serata magica, perché poi giocavamo davanti ai nostri tifosi che ci hanno trascinato. Alla fine c’era un entusiasmo pazzesco”.
Ora l’Apollon, una squadra che in molti sottovalutano ma che ha già fermato sia Lione che Everton… “Pensare che sia una partita facile è l’errore più grande che possiamo commettere. Sappiamo benissimo che non sarà una gara semplice, è un’ottima squadra e i risultati lo dimostrano. Quello che è accaduto domenica scorsa contro la Sampdoria ci deve insegnare molto. E’ anche un’occasione di riscatto per noi”.
Due partite quattro punti: dove può arrivare questa Atalanta in Europa League? “Non dobbiamo guardare troppo avanti, ma “paso paso”, un passo alla volta ... Sarebbe importante vincere contro l’Apollon perché giochiamo in casa e perché ci porteremmo a sette punti. Il nostro obiettivo è quello di continuare a fare bene come abbiamo fatto finora, in modo da qualificarci. Se poi riuscissimo a finire in testa al girone, allora poi la cosa si farebbe interessante...”.