19/11/2020 | 13.00
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Papu non è (ancora) profeta in patria by Albo

L’impegno delle nazionali in questo momento storico ha decisamente cozzato con la volontà dei club di salvaguardare la salute dei propri calciatori.

Tra chi lamenta un alto minutaggio per i suoi calciatori e chi ha paura di contrarre il covid, ci sono alcuni dati che fanno riflettere sul lato tecnico.

Papu Gomez, leader e capitano indiscusso dell’Atalanta, quando veste la maglia dell’Argentina, diventa un giocatore qualunque per il c.t Scaloni (tra l’altro ex nerazzurro).

Nelle 4 partite disputate dalla Seleccion, il numero 10 atalantino è stato impiegato neanche 5 minuti, a ormai risultato ottenuto.

Riuscire ad emergere in un reparto offensivo come quello argentino risulta davvero complicato, specie se i posti a disposizione sono 2, data l’inamovibilità di Lionel Messi. Tuttavia, dato il momento complicato e le ore di volo intercontinentali, dovrebbe essere lo stesso c.t albiceleste a capire l’importanza della turnazione.

Indossare la maglia della propria terra è un orgoglio imparagonabile, ma servirebbe maggiore comprensione tra le parti per una migliore gestione delle energie psicofisiche.

IL CONSIGLIO DEL GASP- Grazie alle idee rivoluzionarie del Gasp, Gomez ha trovato la via della nazionale negli ultimi anni. Proprio il tecnico di Grugliasco poche ore dopo la convocazione del numero 10 ha voluto dare un consiglio spassionato al c.t dell’Argentina, invitandolo a ragionare sull’efficacia del Papu come centrocampista a tutto tondo, un ruolo che farebbe molto comodo alla nazionale albiceleste.

Scaloni sembra aver riposto nel cassetto il consiglio dell’allenatore piemontese. In attesa di vedere Papu fraseggiare ed esultare con Messi e compagni, noi tifosi ce lo godiamo appieno a Bergamo, al momento la sua vera casa.

Albo

Niente Mondiale per Gomez, Maradona gli scrive:

 

 
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