Papu: "Sarà ancora Champions (e in quel caso per me Gasp resta)"
Intervenuto ai taccuini dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il Papu Gomez ha parlato del match fra Atalanta e Milan, sfida che secondo lui non è decisiva ai fini della classifica: "Non credo. A prescindere dalla singola sfida, però, penso che l’Atalanta riuscirà a piazzarsi senza problemi tra le prime quattro. La stagione è positiva, un anno fa chiunque avrebbe firmato per trovarsi al terzo posto ad appena sei giornate dalla fine. Dopo il trionfo in Europa League le aspettative sono aumentate, ma il sogno dell’Atalanta procede alla grande".
L'ex attaccante dell'Atalanta ha espresso poi un parere su quale squadra potrebbe giocare ancora:"Il Sassuolo, neopromosso, gioca un calcio propositivo e divertente. In generale, apprezzo chi schiera il trequartista e due esterni: Italiano e il suo Bologna, Palladino che sta facendo bene a Firenze. E poi, chiaramente, la mia Atalanta…
Come sto? Ora bene. Ho passato un periodo complicato: continuavo ad allenarmi senza sapere quando, come e se avrei avuto l’opportunità di tornare a giocare. Durante il primo anno di squalifica non ti è consentito frequentare le strutture di club professionistici, ti senti emarginato. Da dicembre mi sono aggregato al Renate: grazie a loro ho rivisto il campo, lo spogliatoio, i compagni. E sto bene".
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Intervistato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il Papu Gomez ha parlato dell'Atalanta: "Si parla tanto di separazione, ma dubito che il mister lascerà Bergamo, se centrerà la qualificazione alla prossima Champions. In caso di addio, proprio Palladino e Italiano, così come Thiago Motta, potrebbero dare continuità al progetto di Gasperini".
Venendo alla sfida fra Milan e Atalanta, per il Papu non sarà una gara decisiva per la corsa Champions: "Non credo. A prescindere dalla singola sfida, però, penso che l’Atalanta riuscirà a piazzarsi senza problemi tra le prime quattro. La stagione è positiva, un anno fa chiunque avrebbe firmato per trovarsi al terzo posto ad appena sei giornate dalla fine. Dopo il trionfo in Europa League le aspettative sono aumentate, ma il sogno dell’Atalanta procede alla grande".
Chiosa poi su un retroscena che ha raccontato circa un interessamento nei suoi confronti del Milan: "Sì, Galliani mi stimava. La prima volta che ha provato a prendermi era il 2017: era l’ultimo Milan di Berlusconi, in panchina c’era Montella. Alla fine sono rimasto a Bergamo, perché l’Atalanta aveva un progetto ambizioso, la mia famiglia stava bene ed ero diventato uno dei leader della squadra. Poi dissi di no anche alla Lazio, mentre nel 2013 mi cercarono Inter e Atletico".
