Monsieur Gasp e il Clermont
Ciao,
su gazzetta.it c'è un articolo leggero che parla di una neo promossa nella ligue1 il cui allenatore è "paragonato" al Gasp.
Tra l'altro coincidenza vuole che domani parto per le ferie proprio per Clermont Ferrand e chiaramente mio figlio si porta la maglia della Dea.
Grazie.
Gaialanta
***
Favola Clermont: debutto boom in Ligue 1 col... Gasperini francese
All'esordio assoluto nella massima serie transalpina, il club della città della Michelin è primo a punteggio pieno, trascinato da Mohamed Bayo. Nel 2014 è stata la prima società tra i pro ad avere un'allenatrice in panchina
"Pensaci bene Leo" a quale squadra scegliere, "c'è sempre tempo per cambiare i tuoi piani". L'8 agosto, nei giorni in cui Messi stava per atterrare a Parigi, con la sfacciataggine di un debuttante consapevole dei propri mezzi il piccolo Clermont si pavoneggiava sui social per il primo posto in Ligue 1. Aveva appena vinto 2-0 all'esordio assoluto nel campionato francese, sul campo del Bordeaux. Poi la giovane squadra dell'Alvernia, regione montuosa della Francia, ci ha preso gusto e per Ferragosto, in casa, ha vinto ancora (2-0 sul Troyes) restando in cima alla classifica con Angers e Psg. Era dal 1969 che un club all'esordio in Ligue 1 non vinceva le prime due partite di fila.
Comunque vada la stagione, queste soddisfazioni resteranno. È la favola del momento, tutti ne parlano. Anche perché il Clermont, il capoluogo dell'Alvernia con 140mila abitanti, è l'unica società della regione ad aver mai raggiunto - in attesa di capire quanto resterà - la vetta del calcio francese. La città è ben più conosciuta per il rugby o al massimo per i suoi cittadini illustri. Il matematico e filosofo Blaise Pascal, ad esempio, o i fratelli Édouard e André Michelin che lì hanno iniziato a vendere pneumatici. Il Clermont Foot 63 non ha radici troppo profonde, nato 30 anni fa dalla fusione di due realtà locali dopo il fallimento dello storico Stade Clermontois. Il club si è sempre caratterizzato per una gestione oculata delle risorse, al punto che gli ottimi risultati di inizio stagione sono stati raggiunti con uno dei budget più risicati della lega e la rosa col valore più basso di tutte. Nel 2014 è diventato il primo tra i professionisti a scegliere una donna in panchina. Prima la dimissionaria Helena Costa, quindi Corinne Diacre, oggi allenatrice della Nazionale femminile della Francia.
Dal 2017 l'allenatore è Pascal Gastien, l'uomo della storica promozione dopo 14 stagioni consecutive di Ligue 2. Lo considerano una sorta di "Gasperini francese" vista l'ossessione per la tattica unita alla capacità di far rendere ogni giocatore oltre le aspettative. "La nostra forza è avere calciatori che giocano insieme da molti anni" ha detto dopo la prima vittoria in Ligue 1 con le lacrime agli occhi: "Mi sono commosso a vedere tutte queste persone venute da Clermont per sostenerci". Suo figlio Johan è uno dei titolari a centrocampo, a conferma della dimensione familiare della società. Anche Mohamed Bayo, la stella, attaccante di 23 anni, è "fatto in casa", cresciuto nel vivaio del Clermont fino all'esordio in prima squadra del 2017. Lo scorso anno ha segnato 22 reti e oggi, con 3 gol in 2 match, è già in testa alla classifica marcatori. Il 12 settembre si troverà davanti Messi, Neymar e Mbappé, ma il suo vero idolo è Zlatan Ibrahimovic. In ogni caso sarà una partita interessante, il calcio operaio contro quello del petrolio. Difficile che stavolta finisca come nel '97, quando il Clermont (allora in quarta divisione) eliminò i parigini agli ottavi resistendo fino ai calci di rigore. Bayo è nato l'anno successivo, magari cercherà qualche video su YouTube.
su gazzetta.it c'è un articolo leggero che parla di una neo promossa nella ligue1 il cui allenatore è "paragonato" al Gasp.
Tra l'altro coincidenza vuole che domani parto per le ferie proprio per Clermont Ferrand e chiaramente mio figlio si porta la maglia della Dea.
Grazie.
Gaialanta
***
Favola Clermont: debutto boom in Ligue 1 col... Gasperini francese
All'esordio assoluto nella massima serie transalpina, il club della città della Michelin è primo a punteggio pieno, trascinato da Mohamed Bayo. Nel 2014 è stata la prima società tra i pro ad avere un'allenatrice in panchina
"Pensaci bene Leo" a quale squadra scegliere, "c'è sempre tempo per cambiare i tuoi piani". L'8 agosto, nei giorni in cui Messi stava per atterrare a Parigi, con la sfacciataggine di un debuttante consapevole dei propri mezzi il piccolo Clermont si pavoneggiava sui social per il primo posto in Ligue 1. Aveva appena vinto 2-0 all'esordio assoluto nel campionato francese, sul campo del Bordeaux. Poi la giovane squadra dell'Alvernia, regione montuosa della Francia, ci ha preso gusto e per Ferragosto, in casa, ha vinto ancora (2-0 sul Troyes) restando in cima alla classifica con Angers e Psg. Era dal 1969 che un club all'esordio in Ligue 1 non vinceva le prime due partite di fila.
Comunque vada la stagione, queste soddisfazioni resteranno. È la favola del momento, tutti ne parlano. Anche perché il Clermont, il capoluogo dell'Alvernia con 140mila abitanti, è l'unica società della regione ad aver mai raggiunto - in attesa di capire quanto resterà - la vetta del calcio francese. La città è ben più conosciuta per il rugby o al massimo per i suoi cittadini illustri. Il matematico e filosofo Blaise Pascal, ad esempio, o i fratelli Édouard e André Michelin che lì hanno iniziato a vendere pneumatici. Il Clermont Foot 63 non ha radici troppo profonde, nato 30 anni fa dalla fusione di due realtà locali dopo il fallimento dello storico Stade Clermontois. Il club si è sempre caratterizzato per una gestione oculata delle risorse, al punto che gli ottimi risultati di inizio stagione sono stati raggiunti con uno dei budget più risicati della lega e la rosa col valore più basso di tutte. Nel 2014 è diventato il primo tra i professionisti a scegliere una donna in panchina. Prima la dimissionaria Helena Costa, quindi Corinne Diacre, oggi allenatrice della Nazionale femminile della Francia.
Dal 2017 l'allenatore è Pascal Gastien, l'uomo della storica promozione dopo 14 stagioni consecutive di Ligue 2. Lo considerano una sorta di "Gasperini francese" vista l'ossessione per la tattica unita alla capacità di far rendere ogni giocatore oltre le aspettative. "La nostra forza è avere calciatori che giocano insieme da molti anni" ha detto dopo la prima vittoria in Ligue 1 con le lacrime agli occhi: "Mi sono commosso a vedere tutte queste persone venute da Clermont per sostenerci". Suo figlio Johan è uno dei titolari a centrocampo, a conferma della dimensione familiare della società. Anche Mohamed Bayo, la stella, attaccante di 23 anni, è "fatto in casa", cresciuto nel vivaio del Clermont fino all'esordio in prima squadra del 2017. Lo scorso anno ha segnato 22 reti e oggi, con 3 gol in 2 match, è già in testa alla classifica marcatori. Il 12 settembre si troverà davanti Messi, Neymar e Mbappé, ma il suo vero idolo è Zlatan Ibrahimovic. In ogni caso sarà una partita interessante, il calcio operaio contro quello del petrolio. Difficile che stavolta finisca come nel '97, quando il Clermont (allora in quarta divisione) eliminò i parigini agli ottavi resistendo fino ai calci di rigore. Bayo è nato l'anno successivo, magari cercherà qualche video su YouTube.
By staff