Parla sempre il campo - by Paglia
Il calcio ha questa straordinaria capacità di ridimensionare tutto alla sua essenza più pura: il campo. Dopo giorni di analisi e supposizioni sul caso Gasperini-Lookman, la risposta più eloquente è arrivata dal rettangolo verde: la doppietta del nigeriano nel 5-0 all'Empoli vale molto più di mille parole.
Certo, il gelo tra i due è palpabile. I dissapori restano e non vanno minimizzati. Le parole di Gasperini sul rigore col Bruges e la conseguente risposta di Lookman sui social restano lì, a testimonianza di un rapporto non idilliaco. Ma il calcio non è una soap opera dove tutto deve finire con un abbraccio e una riconciliazione. È un ambiente professionale dove, a volte, la freddezza nei rapporti personali può convivere perfettamente con le buone prestazioni.
La storia è piena di esempi di giocatori e allenatori che non si sopportavano ma hanno vinto insieme. Perché? Perché entrambi sapevano mettere il bene della squadra davanti a tutto. Ed è esattamente quello che sta succedendo a Bergamo: Gasperini continua a schierare Lookman perché sa che è il giocatore più decisivo della rosa, Lookman continua a segnare perché è un professionista esemplare che ha a cuore le sorti dell'Atalanta.
Il resto - i mancati sorrisi o l'assenza di strette di mano - può fare la gioia dei social media e riempire pagine di giornali, ma resta sullo sfondo rispetto all'unica cosa che conta davvero: l'Atalanta che vince e convince, anche grazie ai gol del suo numero 11.
Davanti c'è la possibilità di scrivere una pagina di storia del calcio italiano: uno scudetto dell'Atalanta sarebbe l'apoteosi del lavoro di Gasperini, la consacrazione definitiva di giocatori come Lookman, il coronamento del progetto Percassi e un regalo straordinario a una tifoseria che non ha mai vissuto questo sogno, nemmeno nelle favole. Un'impresa che renderebbe immortali tutti i suoi protagonisti, al di là di qualsiasi questione personale.
Il calcio, alla fine, si riduce sempre alla sua essenza più pura: quello che succede in campo. E in campo, oggi, l'Atalanta ha un Lookman che segna e un Gasperini che vince. Il resto? Solo rumore di sottofondo mentre Bergamo sogna qualcosa di leggendario.
