13/02/2018 | 19.40
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Parla Sokratis, capitano del Borussia

Intervista uscita oggi sul cartaceo della Gazzetta dello Sport

 

Sokratis Papastathopoulos, capitano del Borussia, ha militato a lungo in Italia, nel Genoa e nel Milan. Primo allenatore italiano? Giampiero Gasperini

«Sono da 7 anni in Germania e non dimentico certo quanto ho imparato in Serie A».

Il suo primo maestro è stato il burbero Gasperini
«Avevo 20 anni e imparai tanto al Genoa. Gasperini sul campo è bravissimo, in tutte le sue squadre lascia un’impronta».

Anche nell’Atalanta, ovvio.
«Seguo la A in tv e i bergamaschi rappresentano il bello della A. Squadra compatta, molto fisica, pericolosa sulle fasce e temibile sui calci piazzati. Proprio come ai miei tempi: anch’io feci 2 gol nella stagione del debutto in rossoblù».

Relazione impeccabile.
«La verità è che questo confronto nasconde tante insidie. Tutti ci danno per favoriti, Io invece dico che il pronostico è equilibrato: 50%-50%. Dobbiamo mettercela tutta per far pendere la bilancia dalla nostra parte se vogliamo passare il turno».

Che ricordi ha di Cristante e Petagna in rossonero?

«Nel mio anno al Milan loro erano ancora nelle giovanili. Ho imparato ad apprezzarli ora nell’Atalanta».

E il Papu Gomez? A Lione non lo conoscevano…
«E sbagliavano. Ha un grande talento e lo prova la convocazione con l’Argentina. I suoi colpi di classe e la velocità sono armi temibili per tutti».

Via Aubameyang, dentro Batshuayi. Ha perso un amico.
«Con Pierre c’era un be lrapporto,resteremo sempre amici. Ma ormai era destino che andasse via. Devo dire che Michy s’è presentato davvero bene. E non solo per le capriole: sa far gol e la sua voglia di andare al Mondiale col Belgio può darci una bella spinta».

Anno strano per il Borussia.
«Siamo partiti con 6 vittorie in 7 gare. Poi gli infortuni ci hano penalizzato».

In estate in amichevole avete perso di misura con l’Atalanta: gol di Ilicic.
«Quel giorno non giocai, le due squadre erano un po’ in maschera. È chiaro, però, che stavolta sarà tutto diverso».

I vostri tifosi?
«Sono la nostra forza. Loro ci appoggiano sempre e anche giovedì ci sarà una bolgia. Una fiducia è incondizionata. Anche se non tutto va per il verso giusto. Ad esempio quando abbiamo perso in casa due finali di Coppa col Bayern ci hanno applaudito ugualmente. È un orgoglio essere il capitano in questo club».

Come va con Stöger?
«Ci sta aiutando a ritrovare la migliore condizione. Del resto Bosz è stato sfortunato. Noi non davamo il meglio e ha pagato per tutti. Avevo un buon rapporto anche con lui, considerando che il mio primo pensiero è sempre quello di dare il massimo per la maglia che indosso. In180 partite a Dortmund credo di averlo dimostrato».

By staff
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