Parla un doppio ex : Cesare Natali
Manca sempre meno alla delicata sfida di domenica alle ore 12:30 tra la Fiorentina e l'Atalanta, una gara importantissima soprattutto per i viola che vogliono tornare al successo e sfruttare un calendario sulla carta abbordabile per il prossimo mese. In vista della sfida tra gigliati ed orobici, la redazione diFirenzeviola.it - nel corso della trasmissione "Garrisca al vento" in onda sulle frequenze web di TMW Radio - ha intervistato il doppio ex della partita Cesare Natali, che si è così espresso sul momento delle due squadre e sul match di domenica:
Che partita si aspetta domenica tra Fiorentina ed Atalanta?
"Le partite alla ripresa dopo la sosta sono sempre un'incognita: la Fiorentina arriva da un momento opposto rispetto all'Atalanta, che ha iniziato un cammino importante col successo sul Napoli. I viola però vorranno rifarsi fin da subito dopo la batosta di Torino per migliorare una classifica al momento difficile. La partita sarà delicata per entrambe, anche se i viola hanno più possibilità di vincere".
Cosa ne pensa del rendimento di Babacar e del suo recente poco utilizzo da parte di Sousa?
"Baba è un giocatore forte, ricordo che riuscì a far bene già all'età di 16 anni appena esordì: allora si parlava di grande prospettive e potenziale per lui e sapevo che sarebbe potuto diventare determinate. La fiducia dell'allenatore e dell'ambiente però in certi casi è fondamentale, specie per lui che è un vero goleador: Baba è completo, perché è veloce e sa fare gol in tutti i modi. La Fiorentina deve saper sfruttare al meglio le sue caratteristiche in questo momento".
Come si spiega il calo dei viola dello scorso anno? Forse un Sousa che ha iniziato a perdere motivazioni?
"Lo scorso anno i viola secondo me sono partiti troppo forte ed hanno di conseguenza creato delle aspettative troppo alte. Il fatto poi di giocare ogni tre giorni con una rosa non completissima, ha sfiancato la squadra prima del previsto. Sul malcontento di Sousa mi sento di dire quello che vale per ogni tecnico: se un allenatore non si trova bene in un posto, di norma le strade si separano subito e se oggi Sousa è ancora sulla panchina viola vuol dire che c'è ancora feeling con Firenze e da parte sua c'è ancora voglia di far bene. Bisogner poi capire quanti margini di crescita abbia realmente questa squadra".
Come giudica sin qui il lavoro svolto da Pantaleo Corvino nella sua seconda parentesi viola?
"Il direttore ha fatto a lungo bene nella sua prima esperienza a Firenze: se è tornato vuol dire che aveva lasciato a metà un lavoro. Corvino è un professionista esemplare ed un grande conoscitore di calcio ed, in generale, un valore aggiunto a tutto il club. Credo che nell'ultima sessione il direttore abbia fatto delle operazioni molto vantaggiose per la società, penso che sia principalmente questo il motivo per cui è tornato a Firenze".
Quanto è stato difficile a suo avviso trasferire la mentalità di Gasperini in questa Atalanta?
"Sicuramente non è facile, perché il gioco dell'ex tecnico del Genoa richiede molta applicazione. I suoi meriti però vengono amplificati dai recenti risultati. Gasperini ha fatto dell'Atalanta una squadra temibile, anche se ovviamente non è del livello della Fiorentina: sarà una gara da prendere con le molle, perché i bergamaschi sono un gruppo quadrato, che con questo 3-5-2 ha trovato un suo equilibrio temibile".
Crede che la Fiorentina abbia davanti a sé una stagione anonima oppure potrà lottare per le posizioni che contano?
"Non credo che sarà un'annata anonima: penso che come sempre l'obiettivo sarà quello di entrare in Europa League, mi pare improbabile che i viola possano lottare per i primi tre posti a meno che la squadra non faccia un campionato strepitoso. Ma mai dire mai, come avviene sempre nel calcio".
firenzeviola.it