28/01/2019 | 20.45
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Passione e business, ecco il modello Atalanta

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BERGAMO - Ogni volta che a Bergamo nasce un bambino, dalla sede dell'Atalanta parte una magliettina nerazzurra che il neo tifoso indosserà a primissimo imprinting della vita che avrà. L'idea del presidente Percassi ha avuto grande successo, ed è a suo modo una furba e intelligente forma di marketing, facilmente applicabile in una città dove la popolazione non è smisurata (120 mila persone) e anzi dove le nascite, purtroppo, sono in calo come un po' ovunque in Italia. Certo poi ci sono le eccezioni, come i figli dei bergamaschi negli Stati Uniti, ad esempio, che chiedono anche loro la maglietta baby, ma a tutto si cerca di far fronte. E comunque il modello ha fatto impazzire e ingelosire gli inglesi che avrebbero voluto inventarlo loro questo baby boom di tifosi col ciuccio in bocca. Anche se copiarlo nelle grandi città e nelle grandi piazze non è facile. In ogni caso quando si parla di vivaio o settore giovanile dell'Atalanta ricordiamoci di allargare parecchio il campo: a Bergamo si allevano i calciatori e anche i tifosi di domani. La passione e il business possono andare a braccetto anche in provincia.

Ecco, la provincia - L'Atalanta è ormai oggi il miglior modello di calcio di provincia in Italia. Anzi, calcisticamente parlando, forse non è nemmeno più provincia. Considerato che Bergamo non è neanche un capoluogo di regione come Genova o Bologna, la factory bergamasca del football è senz'altro un modello da seguire. Quello in corso è l'ottavo campionato consecutivo di serie A, i risultati sportivi sono in crescita e con la gestione Gian Piero Gasperini - detto Gasperson per il suo football fresco e immediato, stile inglese, e la capacità di fare grandi cose e aprire cicli in club non di primo piano - ha stabilizzato i risultati verso l'alto. A ridosso delle big. Anzi le big quest'anno l'Atalanta le frusta e le fa soffrire. Ne sa qualcosa la Roma che la squadra di Gasperini ha morso e rimontato sia all'andata che al ritorno con due spettacolari 3-3. Non due partite perfette, tutt'altro, ma animose e comunque di carattere, che lasciano il pubblico, sia allo stadio che alla tv, appagato. E oltre i pareggi con la Roma ci sono pure il pareggio di San Siro col Milan, il clamoroso 4-1 sull'Inter di Spalletti, la vittoria sulla Lazio, e lo stop addirittura alla Juventus (2-2). Oggi andare a Bergamo è un problema per tutti. Mercoledì toccherà ancora alla Juve in Coppa Italia e certo Allegri se ne preoccuperà, ben sapendo che ci sarà da soffrire almeno quanto la Juve ha sofferto all'Olimpico. Certo andasse avanti di tre gol, non se li farebbe ridicolmente rimontare come la molle di Roma di questo periodo.

L'Atalanta di Gasp ha cuore, muscoli e talento. Fa gol come nessun altro in Italia, il suo trio d'attacco Gomez, Ilicic e Zapata, quando gira, è divertentissimo e incontenibile. Il Papu Gomez è uno scooter, un playmaker d'attacco come i brevilinei del basket tutto pepe e nervi, oppure più semplicemente una specie di incrocio tra Zola e Miccoli. Ilicic a volte è un po' barocco, eccede in colpi di tacco, ma quando gli riescono fa spettacolo anche lui, è trascinante. Duvan Zapata non lo avevamo mai visto così, non pensavamo che fosse un grande attaccante: ha segnato 15 gol in campionato, e va in gol da nove partite consecutive (Coppa Italia compresa). Dunque anche lui tallona il record di Quagliarella e Batistuta. Il rigore sparato al cielo e il gol segnato appena 44 secondi dopo sono segno di grande forza di carattere.

Visto che ci siamo, a questo punto, potremmo addirittura spararla grossa, un po' provocatoriamente certo, ma grossa grossa: al momento Gomez-Ilicic-Zapata sono meglio di Ronaldo e Dybala. La discussione da Bar Sport ci sta tutta.
  
L'Atalanta, senza essere una grande squadra e senza avere alle spalle una metropoli, ha il miglior settore giovanile in Italia, compra, valorizza e vende giocatori come nessun altro, e lo fa restando a alto livello, ha un monte stipendi relativamente basso (circa 27 milioni) che non ha confronto con la posizione e le prospettive di classifica,  ha un fatturato (circa 150 milioni) di tutto rispetto per un club di queste dimensioni, riempie sempre lo stadio. Anzi di stadio sta per costruirne uno nuovo. In estate cominceranno i lavori di ammodernamento e ristrutturazione dell'Azzurri d'Italia, che andranno avanti solo a campionato fermo, e dal 2020-21 il nuovo moderno impianto da 24.000 posti sarà completamente rinnovato. L'Atalanta ci investirà sopra 35 milioni di euro. Niente chiacchiere, dunque, fatti. In proporzione se il modello Atalanta venisse trasportato e adeguatamente aggiustato altrove chissà quali risultati potrebbe dare. I boss di Bologna, Torino, ma addirittura Roma e Lazio, dovrebbero fare un master di aggiornamento a Bergamo. 

 

Fonte larepubblica

By sigo
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