14/11/2022 | 16.00
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Pausa, Considerazioni e Scelta delle Strategie. I cinquantadue giorni a Zingonia



Il nostro momento è tale che la pausa per il mondiale, giunge quanto mai a proposito. Dopo le tre sconfitte che abbiamo allineato in una settimana,sono esplose polemiche e critiche aspre e vibranti.

Il mister ha ripetuto, ancora una volta che deve essere la Società a dare la traccia da seguire tra il privilegiare gli obiettivi da raggiungere, in alternativa al consolidamento degli elementi più giovani. Come sempre le indicazioni del Gasp, presentano qualche problema interpretativo, ma il ripeterle sistematicamente, sta facilitandone la comprensione. Parrebbe essere chiaro, in analogia alla contrarietà verso la rosa larga, che non  trova agevole gestire le presenze, alternando elementi della vecchia guardia a giovani della nuova leva. In relazione ai due cambi di Zapata e Demiral, nella gara con l’Inter, si è trovato a dover affrontare la delusione del primo, con lo sdegno del secondo e  questo fatto lo ha indotto a riproporre la situazione di disporre di troppe ‘scarpe’, che creano problematiche nelle scelte. Un problema, in effetti, non nuovo, che impone, secondo il suo parere, di fare delle scelte societarie. Da sempre i veterani di una squadra compongono lo zoccolo duro, in grado di fornire una coesione che affonda nell’esperienza le proprie qualità, chiaramente impossibile da ritrovare in una formazione di giovani. Gasperini ha snocciolato il concetto che lo vede preferire una formazione rinnovata, ma che, dal punto di vista dei lusinghieri piazzamenti raccolti, gli impone di dover tagliare la faccia a chi ne è stato valente costruttore. La richiesta di ottenere chiare indicazioni dalla presidenza, punta ad ottenere una logica vincolante, su cui impostare la ripresa delle operazioni, completandola con le integrazioni e le cessioni che, conseguentemente, si renderanno necessarie. Si ripresenta, in sostanza, il medesimo scenario che lo stesso Mister andò a realizzare, posteriormente al suo arrivo, quando, in occasione della partita col Napoli, azzardò la scelta di giovani sconosciuti che lanciò nel massimo campionato, sfrondando le presenze dei giocatori più anziani. Allora lo svecchiamento si rivelò meno traumatico per lui, visto che non aveva maturato rapporti con la vecchia guardia, ma  ora, gli riesce meno facile mettere da parte quei prodi che sono stati i suoi uomini vincenti. Il tempo che passa induce cedimenti fisici e fragilità anche in fisici possenti, come taluni dei nostri giocatori e Gasp parrebbe più incline a cederli, in luogo di doverli relegare nelle seconde file. Il nostro non è insensibile ai contraccolpi morali che induce in giocatori che si sono spesi al meglio per lui e ad ogni cambio, con nuovi arrivati, gli spiace sostenere il grave peso del rinnegarli, cosa che proprio non gli aggrada. Il conseguimento di determinati piazzamenti potrebbe indurlo ad un maggiore impiego di giocatori esperti, ma con il conseguente discapito nell’impiego dei giovani, come, d’altro canto, l’impiego dei giovani porterebbe ad una crescita nel rendimento sul campo e nella dilatazione della loro monetizzazione. Gian Piero ha espresso l’opinione che debba essere preferibile dedicarsi alle nuove leve, soprattutto per valorizzare gli investimenti sino a qui effettuati. Non è un passo semplice quello da compiere ed il Gasp ritiene che le indicazioni spettino alla società, da cui verrà conseguente impegno di rispettare ogni decisione. Il compito della tifoseria è semplicemente quello di seguire gli eventi, nella consapevolezza dell’importanza e della delicatezza e pertanto del conseguente rispetto dovuto. Scelte non facili stanno per essere vagliate ed il nostro futuro andrà a sviluppare le impostazioni che verranno concordate. Ogni crescita comporta attesa e sofferenza, ma la bontà della causa ne avalla i giusti principi.

Sempre forza Atalanta

 

By ReMo

 
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