Pensare, non 'urlare'. Un weekend di ordinaria follia
Ci sono momenti nei quali gestire l'informazione risulta particolarmente difficile.
Veniamo da un weekend iniziato con l'uccisione di un fratello atalantino e terminato con una buriana postpartita nella sala stampa di Monza.
Vi omettiamo papiri interminabili sui due episodi tanto è tutto in rete e molti di voi sanno le cose meglio di quanto potremmo raccogliere.
Vi chiediamo solo di considerare una certa moderazione in quello che scrivete.
È per il fratello morto i cui dati compaiono tra i registrati di questo sito (non chiedeteci chi, c'è la privacy) ed il cui ricordo non merita di essere mischiato ad altre polemiche inutili che vanno oltre il nostro intento di parlare di Atalanta e atalantinità nel modo più obbiettivo e sereno possibile.
Ci sono cose che vanno oltre la capacità di saperne parlare e che meritano innanzitutto il silenzio, prima di scrivere stupidaggini, perché il rischio è veramente alto e la resa inesistente.
Qui sotto la lettera della sorella di Riccardo. Un pensiero a lei e alla sua famiglia. Il resto è spazzatura
