Per le statistiche lo scudetto e le 3 retrocesse sono già decise con 25 giornate d’anticipo!
Secondo i dati storici, i distacchi della Juventus sulle inseguitrici e quelli che dividono la quart’ultima dalla terz’ultima, potrebbero essere già determinanti per stabilire il primo e gli ultimi 3 posti di questo campionato
La Juventus può essere considerata già campione d’Italia con 25 giornate d’anticipo? Secondo le statistiche sì e, come già evidenziato dopo il 12° turno, lo possiamo ribadire senza alcun dubbio.
Considerato, infatti, tutti i campionati di Serie A a 20 squadre con 3 punti a vittoria, tutte le volte che una squadra ha guidato la graduatoria dopo le prime 13 giornate con almeno 3 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, ha poi sempre tagliato per prima il traguardo a fine campionato. In questo caso, poi, ci troviamo di fronte addirittura al massimo vantaggio nella storia del campionato italiano della prima sulla seconda in classifica (7 punti in più), dopo le prime 13 gare.
In passato il primato del maggior vantaggio sulla seconda in classifica dopo i primi 13 turni (5 punti) apparteneva alla Juventus 2005-06 ed all’Inter 2009-10.
Da evidenziare il fatto che, in passato (ossia dal 2004-05, cioé dal primo campionato a 20 squadre con 3 punti a vittoria), solo in un caso la prima squadra solitaria in vetta alla classifica dopo 13 turni non ha poi vinto il titolo (l’Inter lo scorso anno), ma il vantaggio sulla seconda in classifica era minore di 3 punti (2 per la precisione e, nello specifico, su Fiorentina e Napoli). Questo dato non fa altro che confermare i dati iniziali esposti in questo approfondimento statistico che, di fatto, indica la compagine bianconera come unica pretendente al titolo finale di questa stagione.
Alla luce di queste considerazioni, uno dei dati più incredibili che dobbiamo mettere in ulteriore evidenza riguarda la tipologia dei risultati emersa fino adesso in Serie A dopo 13 turni, in quanto è, praticamente, la stessa dello scorso torneo dopo 13 giornate!
Come lo scorso anno, infatti, dopo i primi 13 turni (seppur con una gara da terminare), i successi esterni sono 35, esattamente come un anno fa. La differenza delle vittorie interne è veramente minima (65 quelle attuali contro le 66 dello scorso campionato), come, del resto, i pareggi (+2 rispetto a 12 mesi fa).
In base a questo dato sarebbe più che logico attendersi una classifica abbastanza simile a quella dello scorso campionato dopo le stesse prime 13 giornate, ma non è affatto così, anzi la graduatoria è decisamente diversa, a cominciare (come già anticipato) dal vertice, decisamente più delineato quest’anno, con la prima in classifica a quota 33 punti (cioé con 3 punti in più di chi guidava la classifica lo scorso anno).
Non solo.
Lo scorso anno le prime 4 squadre erano raccolte in soli 4 punti, mentre adesso le prime 4 in classifica sono raccolte in 9 punti.
Stesso discorso per quello che concerne la zona retrocessione.
Lo scorso anno, dopo 13 turni, la terz’ultima in classifica aveva 11 punti ed era distaccata di 2 punti dalla quart’ultima.
Attualmente la terz’ultima in graduatoria è il Pescara con 7 punti (di cui 3 assegnati per decisione del giudice sportivo). Stando ai risultati verificatisi sul campo il terz’ultimo posto sarebbe occupato Palermo con 6 punti, cioé con addirittura quasi la metà dei punti in meno rispetto a chi occupava il terz’ultimo posto lo scorso anno dopo 13 giornate.
Da evidenziare anche il distacco fra la quart’ultima (Empoli) e terz’ultima (Pescara) di 3 punti, anch’esso superiore rispetto alla differenza che c’era rispetto alle stesse posizioni un anno fa.
Ancora più interessante da sottolineare è il distacco fra la terz’ultima e la quint’ultima, che lo scorso anno dopo 13 turni era di 4 punti, mentre adesso è di 6 punti (7 se considerassimo i risultati emersi sul campo).
Stando alle statistiche recenti dobbiamo evidenziare il fatto che, quando il distacco tra la quart’ultima e la terz’ultima è stato di almeno 2 punti dopo le prime 13 gare, le ultime 3 in classifica in quel momento sono diventate poi le stesse che sarebbero retrocesse a fine anno (i casi più netti sono quelli del 2011-12, quando il distacco fra quart’ultima e terz’ultima era di 4 punti, e lo scorso anno, quando lo stesso vantaggio era di 2 punti).
fonte violanews.com