Percassi: "Il Gewiss è straordinario. Obiettivi? Sempre gara dopo gara"
L'ad dell'Atalanta Luca Percassi ha parlato a 'La Politica nel Pallone', programma di Radio Rai, iniziando dal Gewiss Stadium: "Non ci facciamo mancare niente. Sarà per la famiglia e l'Atalanta l'ennesima emozione, ieri abbiamo giocato in campionato e giovedì lo faremo in Champions League. E' motivo di grandissimo orgoglio".
Il nuovo Gewiss è la casa dei bergamaschi...
"E' un capolavoro per noi, un progetto che per il territorio e la città è carico di significati. Come tutti i progetti importanti c'è dietro lavoro, sacrificio, dedizione ed impegno, ma il risultato è straordinario".
Come si fa a ristrutturare uno stadio in così poco tempo continuando a giocarci?
"Per una serie di coincidenze strane l'Atalanta, nell'anno dei 110 anni, è diventata proprietaria dello stadio. Da lì è partito l'impegno della ristrutturazione per portarlo ai livelli degli standard UEFA. Il percorso ha sempre avuto come obiettivo quello di continuare a giocare a Bergamo. Prima abbiamo ristrutturato la Curva Nord in un'estate. Poi c'è stato il Covid, in quel periodo il nostro impegno era quello di far sì che la prima gru in grado di ripartire fosse quella dello stadio, anche per un motivo simbolico. L'Atalanta ha voluto dare una dimostrazione di ripartenza, il cantiere dello stadio ha permesso a tutti i bergamaschi di identificarsi nonostante i giorni difficili. Poi c'è stata la ristrutturazione della Curva Sud, un periodo più ampio perché abbiamo costruito 400 parcheggi interrati. Il cantiere è durato un anno. Siamo particolarmente orgogliosi, lo stadio è realizzato con capacità costruttive tipiche del nostro territorio e con tecniche avanzate di lavorazione. Lo riteniamo uno stadio a chilometro zero, le imprese sono state bergamasche e legate al territorio. Una storia che rappresenta in maniera esemplare la cultura lavorativa di un'intera città e di un'intera provincia".
Il Gewiss sembra più uno stadio da Premier League...
"Ho avuto la fortuna di vivere le atmosfere già nel 1998, quando provai l'esperienza inglese al Chelsea. Con mio padre e i miei fratelli eravamo ammirati dal fatto che non ci fossero barriere, che ci fosse un completo contatto fra campo e tifoseria. Abbiamo percepito l'atmosfera di un evento calcistico diverso, in cui le famiglie sono protagoniste. Poi le esperienze europee degli ultimi anni ci hanno dato altre ispirazioni, una di queste è stato il muro giallo del Borussia Dortmund. Abbiamo cercato di raccogliere tutte queste esperienze, rendendolo stadio adatto ed in linea alla nostra dimensione. Questo è uno stadio cittadino al servizion della città. In tutto questo l'Atalanta ha avviato un percorso urbanistico e il Comune di Bergamo ha capito l'importanza di mettere nelle migliori condizioni la società".
Può essere un traino anche per altre città e altre società?
"L'Italia è il più bel paese del mondo, dietro ogni squadra ci sono città ricche di storie, cultura, esperienze culinarie... Ogni città merita che il proprio stadio si adeguato, bisogna capire che lo stadio è centro di grande attenzione. Noi ci siamo dedicati tanto, con sacrifici e tempo, speriamo che sia un ulteriore stimolo anche per le altre amministrazioni. La Serie A appartiene a tutto il popolo italiano e dobbiamo proteggerla, è un asset per il sistema Italia".
Il centro sportivo di Zingonia?
"E' in ampliamento, vogliamo renderlo più confortevole. Il centro sportivo fa parte della storia dell'Atalanta e della nostra cultura, è la nostra casa quotidiana e siamo orgogliosi di averci investito e di continuare ad investirci".
La vittoria contro la Fiorentina e il ruolo dell'Atalanta in campionato?
"Noi dobbiamo conquistarci partita dopo partita, punto su punto. Per prima cosa la salvezza, noi siamo convinti di aver dato totale disponibilità per investire. Ora parlerà il campo. Non è nostra abitudine sbandierare obiettivi, perché tutta la nostra storia ce la siamo conquistata giornata dopo giornata sempre dando il massimo. Lo scorso anno abbiamo vissuto un'annata unica, ma ogni annata è diversa e ha la propria storia. Dovremo essere bravi a ripartire, quello che ci aspetta ce lo conquisteremo gara dopo gara. Ieri si è vista un'Atalanta con potenzialità importanti, con cose da sistemare e per questo dobbiamo lavorare. Tutto ciò che raccoglieremo sarà frutto di questo lavoro, poi vedremo dove arriveremo. Il poter giocare la nuova Champions League è qualcosa di unico, permetterà ai giocatori di crescere e alla città di ospitare grandi squadre. Dobbiamo essere consapevoli di ciò che stiamo vivendo, pur non perdendo di vista la realtà".
Il debutto Champions contro l'Arsenal?
"Giochiamo contro una squadra fortissima, ma ne abbiamo affrontate tante in questi anni. Il contesto sarà fantastico, il nuovo stadio finito è un capolavoro. Sarà l'ennesima serata eccezionale nella storia dell'Atalanta, ben consapevoli che affronteremo una squadra fortissima e che quindi sarà molto dura".
fonte tmw.com