14/03/2025 | 19.15
25

Perché Gasperini farebbe meglio a restare

Un bell'articolo di ieri di Stefano Benzi da today.it che spiega bene perche' il Gasp dovrebbe rimanere dov'e'.

Parla dell'eventualita' che finisca alla Juventus ma basta cambiare il nome con Milan, Roma o qualche altro squadrone in crisi che i parametri e gli ostacoli restano gli stessi: la fretta delle grandi piazze e il carattere del Mister. Eccovi il pezzo

Perché Gasperini farebbe meglio a non accettare la Juventus

La stagione della Juventus guidata da Thiago Motta, che avrebbe dovuto rilanciare le ambizioni dei bianconeri, è già agli archivi con un bilancio insoddisfacente, se non disastroso. E tutto fa pensare che prima ancora di rilanciare il progetto legato all’ex tecnico del Bologna la dirigenza della Juventus abbia già deciso di cambiare tutto. Ancora una volta.

La "vita" torinese di Gasperini
Le voci di mercato che accostano Gian Piero Gasperini alla Juventus si stanno facendo sempre più insistenti, alimentando una riflessione interessante e un po' provocatoria: potrebbe davvero Gasp lasciare l’Atalanta per sedersi sulla panchina bianconera? Il pensiero è legittimo per tanti ottimi motivi. Il ciclo di Gasperini all’Atalanta sembra essere arrivato alla sua naturale conclusione. Tanto che anticipando i tempi, con un colpo di scena che ha sorpreso anche i Percassi, lo stesso tecnico avrebbe rimesso il suo mandato rispetto al termine naturale del contratto che lo legherà all’Atalanta fino al giugno del prossimo anno. Gasperini è torinese, di Grugliasco. Ed è sicuramente juventino, perché alla Juventus c’è nato. Anche se la Juventus con cui aveva lavorato lui per molti anni - prima da giocatore, nel 1967 e poi da allenatore delle giovanili per dieci stagioni - era completamente diversa da quella di oggi.

Alla Juventus Gasperini ha allenato Esordienti (due stagioni), Allievi (altre due stagioni) per chiudere con un lungo ciclo di sei stagioni alla Primavera vincendo il Viareggio nel 2003 in una squadra nella quale cresceva Raffaele Palladino, oggi sulla Fiorentina e considerato una delle possibili alternative a Gasperini anche per la Juventus. Il possibile cambio di panchina tra Gasperini e Thiago Motta a fine stagione sta facendo discutere tifosi, addetti ai lavori e osservatori. Da un lato, la Juventus avrebbe tutto da guadagnare dall’ingaggio di un allenatore con la visione e la personalità di Gasperini. Dall’altro, il tecnico, che ha legato indissolubilmente la sua carriera all’Atalanta, potrebbe trovarsi di fronte a una decisione che cambierà la sua vita e che potrebbe essere l’ultima grandissima occasione di un tecnico longevo, ma alla soglia dei 70 anni.

Gli errori della Juve
La Juventus a dispetto di una dirigenza che nel corso degli ultimi anni ha sbagliato quasi tutto e si confronta con errori che sono costati decine di milioni di euro e che hanno impoverito il patrimonio di un club che non può permettersi altri fallimenti, punta su Gasperini per la sua identità di gioco. Uno stile offensivo, dinamico e senza paura, che ha fatto della pressione alta e della transizione rapida le sue armi principali. Thiago Motta, che deve moltissimo a Gasperini quando il tecnico lo volle al Genoa nel 2008 dopo due stagioni disastrose tra infortuni e pochissime presenze in campo costruendo intorno a lui una squadra meravigliosa, che pure sembrava una scelta plausibile, non è bastato. E la sua stagione in bianconero sembra essere finita, a dispetto di altri due anni di contratto.

L'occasione era prima
La Juventus, dopo la prima era di Allegri, necessitava di una filosofia di gioco europea e che desse freschezza e innovazione alla squadra. E Gasperini avrebbe potuto incarnare il cambiamento ideale allora, capace di stimolare i giocatori riportando la squadra a una mentalità vincente e ambiziosa. Tant’è che a Torino - giustamente - molti tifosi avrebbero voluto Gasperini anni fa, dopo la fine del primo ciclo di Allegri nel 2019, quando arrivò invece Maurizio Sarri. O l’anno dopo quando esonerato Sarri venne chiamato alla prima squadra Pirlo, inizialmente messo sotto contratto per la U23 di LegaPro. Quello poteva essere il momento giusto.

Non c’è alcun dubbio che la Juve rappresenterebbe per Gasperini una chance irripetibile per scrivere un altro capitolo, forse l’ultimo, della sua carriera. Un guadagno facile di gran lunga superiore ai suoi attuali 3.5 milioni di euro a stagione (bonus esclusi). Una bella rivincita per il tecnico rigettato in passato dall’unico top club che lo aveva voluto in panchina, l’Inter.

Le differenze con l'Atalanta
Chi scrive conosce e ammira molto Gasperini: e a dispetto di un carattere spigoloso e a volte non facile, sarebbe bellissimo vederlo su una grande panchina. Personalmente, facendo fede al soprannome che gli appiccicarono i tifosi del Genoa - Gasperson - mi sarebbe piaciuto vederlo in Inghilterra. Perché prima di molti altri allenatori italiani non c’è dubbio che Gasperini abbia rappresentato quel modello di manager factotum che in Italia ha sempre faticato a imporsi. E forse anche per questo ci sono molti motivi per cui Gasperini farebbe meglio a non accettare la Juventus. Qualcuno prima o poi alla Juve dovrà aprire un nuovo ciclo, possibilmente vincente. Ma – opinione personale – Gasperini farebbe meglio a rispondere “no grazie… ”. Sarebbe la storia perfetta, il cerchio che si chiude, il tecnico che vince da profeta in patria dove tutti hanno fallito. Ma il calcio ci ha già insegnato che le storie perfette costruite a tavolino non esistono. Accadono…

Se a Bergamo Gasperini è il padrone assoluto del progetto, e ha costruito una squadra su misura, grazie a una proprietà che gli ha concesso la fatidica carta bianca appoggiandolo in tutte le scelte - anche quelle più divisive come in occasione della separazione dal Papu Gomez - la Juventus, è un club che vive di aspettative immediate e brucianti, di una pressione costante che quasi sempre ‘ammazza’ gli allenatori. Ma non i dirigenti. Gasperini ha già avuto una brutta esperienza in un top club, quando nel 2011 fu esonerato dall'Inter dopo cinque partite, non riuscendo a far fruttare il suo calcio vertiginoso e senza paura in un ambiente che richiedeva risultati immediati.

La pressione esagerata
La Juventus è un club che non perdona e che non offre molte opportunità di errore. In un contesto tanto esigente, Gasperini potrebbe rischiare di essere messo sotto pressione fin dai primi passi, senza alcuna possibilità di sviluppare un progetto solido. Il suo stile di gioco, che ha portato risultati straordinari all’Atalanta, potrebbe incontrare delle difficoltà a imporsi in una realtà come quella bianconera, dove la pazienza dei tifosi è ridotta al minimo. E poi c’è un fattore umano. Gasperini non fa sconti: litiga con chiunque quando è necessario, giornalisti e giocatori, opinionisti e dirigenti. Il ruolo ‘politico’ di un allenatore è fondamentale alla Juventus: Gasperini è caratterialmente quanto di più lontano si possa pensare al tecnico più adatto sulla panchina bianconera.

La Juventus non è un club che consente molta flessibilità in termini di tempo per costruire. Il rischio di essere esonerato in caso di insuccesso è sempre dietro l'angolo. E Gasperini potrebbe trovarsi a combattere contro una mentalità che richiede risultati immediati e a dover affrontare un ambiente di lavoro che non sempre ha tolleranza per errori, anche se di poca entità. In sintesi, la Juventus ha certamente ottimi motivi per puntare su Gasperini: l’esigenza di una nuova identità, il desiderio di un rilancio e di un progetto tecnico e tattico davvero funzionale, la straordinaria capacità del tecnico di valorizzare giocatori.

I rischi
Ma a 67 anni il rischio per Gasperini è ancora una volta quello di trovarsi in un ambiente tossico, avvelenato dagli insuccessi e dal confronto malsano con altri club e dall’incapacità di numerose classi dirigenziali di creare un ambiente sereno e maturo. Gasperini, ancora troppo bravo e attivo per pensare alla pensione, eviti almeno per questa volta il ruolo di allenatore sacrificabile: perché questo succederà in caso di fallimento. Colpa sua e del suo brutto carattere che non si è adattato alla Juventus. Quando forse dovrebbe essere la Juventus a capire a chi adattarsi. E a farlo quanto prima possibile.

Gasperini (foto LaPresse)

By staff
25 commenti
andaland
15 Marzo 2025 | 01.30

l'unica sua scelta che accetterei a malincuore, sarebbe la scelta del cuore di tornare a Genova.
Qualunque altra ipotesi, mi farebbe male, vederlo contro di noi, esultare per averci magari rifilato 6 o 7 gol, mi farebbe davvero male.
L'ambizione della società, si è vista nel mercato invernale.
Anche se prendessero Guardiola ad allenarci, i soldi per i giocatori li tirano fuori in modo oculato.
L'anno prossimo avremo una squadra infarcita di vecchi e i fenomeni difficilmente resteranno qui, anzi, è facile che se andrà via, si porterà con sè qualche fedele adepto.
Spero si ravveda e decida di stare da noi in eterno.


eligio71
15 Marzo 2025 | 00.38
Per la gioia di molti ,e piu' di qualcuno ai piani alti ,se ne tornera' in riva al mare.
Gabry76
14 Marzo 2025 | 23.23

Mah o va alla Juve ma con una società che potrebbe cambiare… oppure sarebbe un folle a andare via!! Va alla Roma e non fa nemmeno le coppe in un ambiente dove falliscono tutti? Va al Milan ? Con una società ridicola?

bah

se  resta a Napoli..

Mancini o Thiago alla Juve..

Inzaghi/ Inter 

allegri/ Milan 

baroni / lazio

italiano / Bologna 

resta solo la rometta…

perché non restare a bg?

Kaiser
14 Marzo 2025 | 22.51

se va alla Rubentus, deve vincerle tutte le prime partite, altrimenti la stampa lo distruggono....( come inter, non adatto a una grande squadra etc etc ) . 

Se vince la coppa italia alla dea lo lasciamo andare 

romy67
14 Marzo 2025 | 22.41

Dubito che come scritto nell'articolo che economicamente andrebbe a guadagnarci....

Mavro Galazio
14 Marzo 2025 | 22.25

Col Papu non é andata proprio proprio così...

farabundo
14 Marzo 2025 | 21.26

per me se a maggio vince lo

SO va.

altrimenti va a scadenza nel 2026 certificando il decennio del grigio


Tony1907

In risposta a: farabundo

14 Marzo 2025 | 22.16

Lo stavo per scrivere io, se dovesse succedere davvero ciò che tutti speriamo se ne andrebbe da vincitore dato che avrebbe davvero raggiunto il culmine qua da noi.

Gustavsson
14 Marzo 2025 | 21.20

Bell'articolo... insomma...

È un articolo a metà, che non prende in alcuna considerazione e non approfondisce le ragioni positive date dal rimanere con "la moglie": nella sostanza dice che andare con l'amante è più pericoloso che starsene a casa, anche se la moglie ha stufato e sarebbe comunque da lasciare.

Non mi sembra che le cose stiano così. 

Glenn57
14 Marzo 2025 | 21.05

Io esprimo solo la speranza che rimanga. Se purtroppo se ne andrà comunque riconoscenza a vita e … Forza Atalanta!

pappo75
14 Marzo 2025 | 21.03

Non fare come il goob che "si è fatto consigliare male" (tua citazione)

Pensa alla fi e che ha fatto e... fatti consigliare bene....

Baja66
14 Marzo 2025 | 20.23

Rimane sicuramente !



MarcoB
14 Marzo 2025 | 20.01

La mia speranza è che duri ancora qualche anno con noi, scudo,  Champions e poi può fare il nonno a tempo pieno 

assocuori
14 Marzo 2025 | 19.50

Ma se vincesse lo scudetto quest'anno rimarrebbe gli chiese un giornalista ? Lui  disse che probabilmente smetterebbe di allenare..... Io penso che rimarrà.

Guinness
14 Marzo 2025 | 19.37

Eterna riconoscenza , ma ha già tirato i suoi dadi , quindi si sta parlando del nulla , si volterà pagina e si andrà avanti , una nuova pagina della nostra storia da scrivere da qualcun altro 

QUAGMIRE

In risposta a: Guinness

14 Marzo 2025 | 19.47

Per me non è stato tirato un bel niente, una frase detta in un momento di nervosismo ha un peso molto relativo, per me il Gasp rimane.. c’è ancora molto da vincere…

SOLO ATALANTA. 

Paramo

In risposta a: QUAGMIRE

14 Marzo 2025 | 20.51

La frase l'ha detta a fine di una conferenza stampa, come risposta ad una simpatica domanda proprio di atalantini.com. La domanda era scherzosa e la sua risposta è stata seria, ma non da nervoso o arrabbiato. Anzi, ha voluto donare questa risposta ad un "non" giornalista.

Poi, nei giorni successivi ha ribadito la sua intenzione e ha detto che non c'era più niente da dire su quel tema, che era stato chiaro.

Le risposte di Luca Perfcassi, Pagliuca e del Tone (che già lo aveva paventato a dicembre) sono la ceralacca sulla busta d'addio.

mitiar1

In risposta a: Guinness

14 Marzo 2025 | 19.48

Non ne sarei così sicuro, per ora. 

Sicuramente ha voluto dare una scossa. Il resto si vedra

libero
14 Marzo 2025 | 19.35

Come molti giocatori via dall' Atalanta fanno male, anche il Gasp lo farebbe per cui penso che vada via quando vorrà smettere di allenare e l'ha anche detto indirettamente quando dice che non ha più tanto tempo.

H2

In risposta a: libero

14 Marzo 2025 | 19.39

Per cui gli conviene arrivare al 2006 da noi 

Alpeggio
14 Marzo 2025 | 19.34

condivido ogni singola riga di questo splendido articolo e aggiungo: Gasp ha dichiarato, in un momento di estrema tensione e sofferenza, di non voler rinnovare, ma è quello che pensava davvero? O erano una serie di concause che hanno portato a quelle dichiarazioni? Io sono fortemente convinto che Gasp allenerà l'Atalanta anche il prossimo anno e che le voci della videochiamata con Pagliuca che ha proposto il rinnovo fino al 2027 + opzione per il 2028 siano concrete e fondate. Per me Gasperini alla fine rimarrà con noi per il legame indissolubile che ci lega, per le gioie estreme e le sofferenze indicibili (periodo del covid) passate insieme, perchè Gasperini E' UNO DI NOI. Rimarrà fino al 2028 e poi smetterà di allenare e se avrà voglia entrerà nella dirigenza.

H2

In risposta a: Alpeggio

14 Marzo 2025 | 19.40

Sarebbe perfetto 

gangaisland

In risposta a: Alpeggio

14 Marzo 2025 | 20.42

Esatto e' il mio identico pensiero su tutti i punti.

Fabi84

In risposta a: Alpeggio

14 Marzo 2025 | 21.30

Davvero ci sono queste voci? 

Tony1907

In risposta a: Alpeggio

14 Marzo 2025 | 22.10

Magari, a me stavolta sembrava proprio convinto nelle sue dichiarazioni, poi tutto può succedere.