13/09/2021 | 11.50
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Pessina: "Romero? A offerte così non puoi dire no"




Il centrocampista dell'Atalanta Matteo Pessina ha concesso un'intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha affronato diversi temi, a partire dall'inizio dell'avventura in Champions League: "Il Villarreal ha uno stile di gioco completamento diverso da quello della Spagna, ma il tiki taka puro non lo fa più neppure la nazionale. Si è adattato anche il Villarreal, che è un connubio perfetto: qualità, e la forza atletica di una squadra potente. Young Boys? Freuler? Ci deve ancora fare lezione… Dovremo cercare di batterli due volte, ma come dice Gasperini: se sono arrivati in Champions, un motivo c’è. Il Manchester United è la più forte del girone, lo era anche prima che tornasse Cristiano Ronaldo. Solskjaer è riuscito a imporre le sue idee anche a una squadra fatta di tanti campioni tutti insieme".

Sul campionato: "L'Inter non è meno forte dello scorso anno e forse neanche la Juve. Senza Ronaldo perde dei gol, ma anche un giocatore che a volte portava squilibri e non aiutava la fase difensiva: la Juve segnerà con molti più uomini. L'Atalanta? Gasperini è il primo che si diverte quando il suo calcio codificato funziona come dice lui. E se funziona si divertono tutti: noi, lui, i tifosi".





Sull'addio di Romero: "A offerte così non puoi dire no. L’Atalanta, uno dei pochi club con il bilancio positivo nell’anno del Covid, sa che il castello si regge su questa filosofia: aver portato nel calcio l’idea imprenditoriale del presidente Percassi"Il club bergamasco ha infatti chiuso il 2020 con un utile di 51 milioni, grazie a ricavi record per 241,9 milioni di euro, quarto fatturato in Italia dietro a Juventus, Inter e Napoli. Parte di questi numeri è spiegata proprio dalle plusvalenze, passate dai 38 milioni del 2019 ai 68 milioni del 2020, grazie soprattutto alla cessione di Dejan Kulusevski alla Juventus, un affare che ha permesso al club di far registrare una plusvalenza da oltre 34 milioni di euro.




Sull'esperienza all'Europeo: "Abbiamo rivissuto quella notte della mia esclusione (prima dell'infortuno di Sensi e il reintegro, ndr) io e Locatelli nei giorni scorsi. Era poco prima di mezzanotte, sono in camera con Toloi, squilla il telefono e risponde Rafa: “Scendi, il mister ti vuole parlare”. C’erano anche Vialli e Oriali, Mancini mi spiega: “Fosse per me vi porterei tutti, ma c’è posto solo per 26: devo escluderti, ma resti comunque ancora una settimana con noi?”. Era più dispiaciuto di me. La vittoria finale mi ha aumentato l’autostima e la consapevolezza dell’importanza di essere stato umile, di aver voluto migliorare sempre. E mi ha insegnato che quando capisci, e lo assapori, cosa vuol dire vincere, non ti vuoi fermare mai: vuoi solo vincere". (calciomercato.com)


 
By marcodalmen
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