I piccoli azionisti del Valencia contro le porte chiuse: "Gara con l'Atalanta da posticipare"
Arrivano le prime reazioni alla decisione di giocare il ritorno degli ottavi di Champions League fra Valencia e Atalanta a porte chiuse. Questo il comunicato, come riportato da tmw.com, della 'Associazione Piccoli Azionisti del Valencia': "L'associazione vuole manifestare il proprio totale disaccordo con la raccomandazione del ministro e della consigliera della Sanità della Generalitat Valenciana, Ana Barcelo, in merito alla decisione di giocare a porte chiuse e senza tifosi la partita. L'associazione non capisce e non è d'accordo con questa manipolazione della competizione visto l'esagerato allarme sociale provocato dal Coronavirus.
Non esistono altre soluzioni, come per esempio proibire o limitare il viaggio ai tifosi italiani? Oppure che possano entrare al Mestalla solo abbonati che presentino un documento spagnolo... Dal punto di vista sportivo, giocare a porte chiuse pregiudica la nostra squadra, la decisione ricade su di questa e la UEFA dovrebbe intervenire.
Alla luce di questo, il Valencia deve utilizzare ogni forma legale per far sì che questa gara si giochi in totale normalità al Mestalla e che gli abbonati possano vederla visto che è un loro diritto. Se questo non fosse possibile, il Valencia dovrebbe chiedere la sospensione della partita e lo spostamento ad altra data in modo che la squadra non sia colpita".