01/03/2025 | 07.27
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Piccoli azionisti dell'Atalanta liquidati, gli americani al 62%


Nella catena societaria a monte del club orobico la cordata di investitori americani detiene il 62% dell’Atalanta e la famiglia Percassi il 38%, singolo azionista principale. Nel board anche un socio di minoranza del Psg

Un riassetto societario che ha permesso da tempo di liquidare i soci di minoranza. Una valorizzazione di circa 30 milioni. Parliamo delle famiglie Radici, del consuocero di Percassi, Angelo, e di suo fratello Maurizio, di Roberto SeliniParliamo di Marino Lazzarini, della società omonima che si occupa della distribuzione di dolciumi e alimentari, che aveva lo 0,32%. Di Paolo Fratus (co-founder di Paolo Conti & Partners) che deteneva l’1,18%. E dei fratelli Paolo e Baldassarre Agnelli (una realtà industriale che produce pentole professionali) che detenevano lo 0,59%.

La nuova compagine sociale

Una compagine sociale che ora vede due grandi azionisti: un gruppo di investitori americani e in minoranza la famiglia Percassi. Una decisione che consente una maggiore trasparenza nel libro soci e un maggior controllo di gestione senza possibili contenziosi legali anche se i piccoli non avevano rappresentanti nel Consiglio di amministrazione e, di certo, non potevano influire. 

L’acquisizione del 100% della controllante

Il riassetto è avvenuto a monte dalla catena societaria. Ha riguardato La Dea H, la controllante dell’Atalanta Calcio, la cui maggioranza dal febbraio 2022 è detenuta dal gruppo di investitori statunitensi guidati da Stephen Pagliuca grazie alle partecipate lussemburghesi 1907 Abc e 2022 Abc. La minoranza, ovvero il restante 38%, appartiene invece alla famiglia Percassi, tramite la cassaforte di famiglia Odissea. Di recente la Dea H la totalità del capitale sociale dell’Atalanta è stata acquistata tramite un secondo aumento di capitale di circa 60 milioni sottoscritto dai due azionisti.

Il prestito obbligazionario usato dagli americani

Gli americani, per completare l’acquisto della maggioranza delle quote, hanno utilizzato due anni fa anche un prestito obbligazionario da 150 milioni con scadenza nel 2027 dal fondo Carlyle. L’esito dell’operazione porta a una variazione nella Dea H: adesso gli americani detengono il 62% dell’Atalanta e la famiglia Percassi il 38%. La famiglia resta il singolo azionista principale. Ha concesso un vendor loan da 20 milioni, per colmare il gap di valutazione che avevano le due parti, cioè un finanziamento che il venditore di una partecipazione (azioni, quote), concede a favore dello stesso acquirente per trovare un accordo sul prezzo.

Nel board dell’Atalanta anche il socio di minoranza del Psg

Nel board è entrato David Justin O’Connor, managing partner di Arctos Partners. Nel Consiglio di amministrazione dell’Atalanta, figura anche Luca Bassi, partner di Bain Capital, che ha costruito l’operazione finanziaria. Il fondo Usa Arctos invece gestisce un patrimonio di 7 miliardi nell’industria sportiva ed è socio di minoranza del Paris Saint-Germain
Già pianificato un investimento da 20 milioni, tra acquisto dei terreni e lavori, per l’espansione del centro sportivo Zingonia. Anche per realizzare un collegio per giovani calciatori, dunque per potenziare l’Academy che ha reso la squadra un modello in Europa e ancor di più dopo la vittoria in Europa League appena l’anno passato. Nella relazione del bilancio dell’Atalanta al 30 giugno 2024, i conti registrano un utile consolidato di 12 milioni.

La formula del multiclub

La volontà della cordata di investitori americani è il multiclub. Una formula ormai sdoganata in giro per l’Europa dove i punti di riferimento restano il Red Bull e City Group. Due galassie mondiali che, messe insieme, controllano più squadre dell’intera Serie A. Una sfida globale che avrà inevitabilmente come riferimento proprio questi due modelli.


Modelli Red Bull e Manchester City

«Gli investimenti di Red Bull e quelli del gruppo attorno al Manchester City hanno dimostrato i benefici di quel sistema», ha appena detto Pagliuca nel corso di un intervento virtuale al Financial Times Business of Football Summit. «Quello che non puoi è avere club in diretta competizione gli uni con gli altri, quindi dovremo guardare ad altri Paesi, ma penso che sarebbe positivo per l’Atalanta essere il vertice di un sistema di quel tipo». Dunque un passo in avanti rispetto ad altre realtà consolidate negli anni in Italia: la famiglia De Laurentiis con Napoli e Bari, i Friedkin con Everton e Roma o, in passato, Lotito con Lazio e Salernitana.


fonte corriere.it

By marcodalmen
44 commenti
libero
01 Marzo 2025 | 12.59

I Friedkin non hanno anche il Cannes ?

CLATOMLOVEDEA
01 Marzo 2025 | 12.24

Gli americani hanno valutato che il campionato italiano rispetto ad altri europei aveva un potenziale inespresso, che c'erano margini interessanti di miglioramento e quindi di rivalutazione degli investimenti e ci si sono buttati. Sono tante ormai le squadre che fanno riferimento agli americani. Non hanno cultura, non hanno storia hanno solo un credo che è quello di fare soldi, anche e soprattutto con quello che ci gira intorno. Il calcio fa spettacolo, opinione e quindi business.

Come ha già scritto qualcuno siamo nel futuro prossimo venturo, poi si vedrà.

Speriamo di approfittare del momento per: win win win!

Forza Atalanta ora e sempre!

romy67
01 Marzo 2025 | 11.56
Io resto dell'idea di non fasciarci la testa prima ancora di averla rotta, dopotutto da quando pagliuca è al comando una coppa europea lha vinta, anche se con il  (soprattutto) merito del gasp, ma lha vinta, e poi anche cambiando allenatore a me basterebbe arrivare sempre nelle prime 6 in classifica, che tutto sommato l'Europa ligue è quella più alla portata della nostra dimensione attuale....poi oh il futuro sarà da riscrivere.
romy67

In risposta a: romy67

01 Marzo 2025 | 11.59

....in ogni caso oggi c'è una partita da vincere, Mai Sola.

andreito71
01 Marzo 2025 | 11.52

Ultimamente gli americani li trovo molto arroganti! 

druido

In risposta a: andreito71

01 Marzo 2025 | 12.28

Del bü

Raindog

In risposta a: andreito71

01 Marzo 2025 | 12.32

pota. han costruito un impero con imperativa l' arroganza. è così da sempre

TREINEROBLU
01 Marzo 2025 | 11.35

Mi ricordo che anche il mitico ELIO CORBANI aveva un'azione dell'Atalanta e che partecipava puntualmente all'assemblea degli azionisti e che, puntualmente, faceva una relazione sul bugiardino.


black-and-blue
01 Marzo 2025 | 11.31

Notizie non notizie, a orologeria, come certe interviste fatte ad hoc dopo mesi di non considerazione

Ma siamo molto più forti anche di questo

Forza ragazzi, forza Atalanta, testa al campo, adoss!

Max_Law
01 Marzo 2025 | 10.20

Sia detto col massimo rispetto di tutti.

Ma leggendo qui si può pensare che il bergamasco sia l' imperatore delle pippe mentali.

Per novi anni di Gasp, ogni benedetto anno, c'era sempre modo di avvelenarsi l'anima (ma il Gasp va o resta, ma non gli comprano quello che vuole, ma il tone preferisce Sartori a lui...).

Adesso la questione societaria, che non si scopre solo ora come funziona.

Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) il mondo e la società cambiano sotto tutti gli aspetti. Le guerre non si combattono più (solo) coi mitra, ma anche con gli attacchi hacker e le speculazioni di borsa.

Anche il mondo dello sport sta cambiando. La vecchia società del presidente padrone è destinata a scomparire per sempre perché ormai anche solo per sopravvivere in maniera decorosa sono richiesti investimenti insostenibili per il solo industriale di turno.

Quindi, a chi esterna preoccupazioni sul futuro della società mi sento di dire una cosa. Non so se gli americani faranno bene o male, ma so che questa forma societaria è quella che al giorno d'oggi permetterà all' Atalanta di essere presente anche in futuro, e non come semplice comparsa. Chi non si adeguerà, spiace dirlo, si accomoderà nelle serie inferiori o scomparirà del tutto.

Noi siamo già nel futuro.

Rudenko
01 Marzo 2025 | 09.58

I fatti sono noti da tempo: quindi la vera notizia riguarda i nomi dei liquidati (in senso dei soldi, non a livello fisico )! Come ha detto Barbie, alla fine ne rimarrà uno. 

A tal proposito: se gli americani dovessero restare i soli proprietari del ns club (a livello personale o, peggio, a livello di fondo) allora entreremmo in un campo per noi inesplorato. Non dico che tutto sarà negativo... anzi, potrebbero aprirsi strade inaspettate... ma con grossi rischi. Io temo molto questi rischi, perché ho già volte visto il modus operandi degli americani che si può sintetizzare con una battuta: USA e getta! Soprattutto coi popoli e beni degli altri Paesi. Vorrei anche far presemnte che, per la loro mentalità, una squadra sportiva appartiene totalmete alla proprietà che può decidere di fare ciò che vuole: cambiare il logo, la maglia, colori sociali e financo la città sede! Per loro è solo un brand!!!! Spero solo che Pagliuca abbia mantenuto almeno una piccola percentuale della sua italianità e capisca che qui le cose non sono affatto così!

E-E-Evair

In risposta a: Rudenko

01 Marzo 2025 | 10.26

Il fatto che le quote sono detenute a titolo personale e non da un fondo dovrebbe essere di maggior garanzia per un progetto a lungo termine 

Tony1907

In risposta a: Rudenko

01 Marzo 2025 | 11.40

Certo loro hanno la logica delle franchigie fisse senza retrocessioni e che possono anche cambiare città nel caso non guadagnino più in quella in cui si trovano. Ma c'è da dire che qua in Europa l'organizzazione è diversa e magari anche loro tenderanno ad adattarsi al nostro sistema.Anche perché allora sarebbe da cambiare completamente tutta l'organizzazione e passare a un sistema simile al loro, ma la vedo una cosa difficile e soprattutto lunga.

unodibergamo
01 Marzo 2025 | 09.45

Notizia non notizia perché i fatti sono avvenuti ad inizio gennaio, ora come ora, con il campo che dovrebbe essere l’unica cosa sulla quale concentrarsi questa news c’entra come i cavoli a merenda, ed il fatto che la rilanci il primo quotidiano italiano è sintomatico di quel tentativo strisciante di destabilizzare l’ambiente. 

Tony1907

In risposta a: unodibergamo

01 Marzo 2025 | 11.32

Non so, che destabilizzazione dovrebbe dare, i calciatori basta che prendano lo stipendio, che poi glielo paghi Percassi, Pagliuca, un fondo, per loro cambia nulla, sono professionisti e come tali continueranno a fare quello che hanno fatto finora mi auguro.

unodibergamo

In risposta a: Tony1907

01 Marzo 2025 | 12.03

Non parlo di destabilizzare la squadra ma di creare chiacchiericcio sulla piazza...non serve a niente e noi che siamo Atalantini dovremmo "annusare" che sono news ad orologeria diffuse ad arre, e dagli spazio......

Barbie
01 Marzo 2025 | 09.36

ne resterà soltanto uno (citazione)

farabundo

In risposta a: Barbie

01 Marzo 2025 | 11.41

de sigúr

Guinness
01 Marzo 2025 | 09.36

Ma finiremo anche noi a non sapere chi è il proprietario? 🤔

Barbie

In risposta a: Guinness

01 Marzo 2025 | 09.43

forse no, perchè sembra, o almeno cosi si riempiono la bocca a dire, che li abbia presi a titolo personale e non come fondo.

il giorno che passa come fondo, ...che pura scecc.. Bain Capital è uno di quelli che più di altri non guarda in faccia a nessuno, ci sono esempi anche in provincia dove han chiuso tutto ,o ridimensionato parecchio,o detto la ditta continua come sempre ma da domani siete in Romania prendere o lasciare.

mi auguro che nello sport sia diverso rispetto alle ditte

e confido che li tenga come suoi personali (ma probabilmente ci tiene dalla sera alla mattina a trasportarli sul fondo,casomai gli servisse.)

ma ormai è così,anzi nel giro di mica tanto molla del tutto anche Tone.

non capisco perchè non lasciare tranquilli i ragazzi per queste 12 partite, non parliamone più di ste cose fino a giugno,che tanto ormai come disse qullo la passando il Ribicone "Alea iacta est" e non possiamo farci niente

spaentapassere
01 Marzo 2025 | 09.31

NO AL CALCIO MODERNO 

Marcutio

In risposta a: spaentapassere

01 Marzo 2025 | 10.24

In teoria la penso anche io così.. In pratica, col calcio moderno abbiamo vinto la prima nostra competizione europea...

Kaiser
01 Marzo 2025 | 09.30

Chi vende lo fa per accontentarsi e guadagnare 

Chi compra lo vede come investimento e per guadagnare ancora di piu....

Un passo dopo l altro, o si sale l everest oppure si sprofonda nelle fosse delle marianne...

Vedremo....

MacchiaNeroBlu
01 Marzo 2025 | 09.14

Steven dal brao. Ho in cameretta un poster con le tue parole "Obiettivo? Win!". Mi fido di te, non farci brutti scherzi. Ci aspettano mesi intensi, poco ma sicuro...

MacchiaNeroBlu

In risposta a: MacchiaNeroBlu

01 Marzo 2025 | 09.16

*fal brao.

romy67

In risposta a: MacchiaNeroBlu

01 Marzo 2025 | 11.42

Be dai, x ora è stato di parola, una coppa europea lha vinta. 

druido
01 Marzo 2025 | 09.07

Per noi è pura passione, per i connazionali dello Zio Sam è business

moreto
01 Marzo 2025 | 08.48

Io guardo, osservo e non giudico . Ma sono consapevole che nel momento in cui il presidenTONE,più di tutti, sarà solo uno “tifoso spettatore” e non più il “ padrone appassionato e tifoso “ , arriverà il momento di un capitolo tutto completamente nuovo di “soccer” inteso all’americana che pochetto ha da spartire col “ fubal” come romanticamente e appassionatamente li intendiamo noi . Vedremo . Di certo c’è che la prima grande decisione dal lato “tecnico sportivo” presa dallo zio faraone STEPHEN , è stara quella di “ fare mobbing al GASP” . Il tempo ci dirà se queste nuove figure di “ mister manager” alla Fabregas comasco (che ci fa intuire anche quali dovranno essere le caratteristiche del mister che verrà scelto in futuro) saranno così tanto appassionanti e sanguigne come l’era GASP. . E il tempo ci dirà anche se rimarremo “chi de la curva come ona olta “ o quelli pop corn e c cola come appunto quelli del City . 

Meno piramidi e pió pic e pala , sabbia e quadrei !

patatinaliscia

In risposta a: moreto

01 Marzo 2025 | 09.05

Premessa, ho gioito delke nostre vittorie. Ma come scrissi con l' avvento degli americani.....inizio della fine. 

Ed entro fine anno il Tone ci saluterà. Poi saranno cazzi.

assocuori

In risposta a: patatinaliscia

01 Marzo 2025 | 09.47
Saranno Percazzi amari
Luca86

In risposta a: assocuori

01 Marzo 2025 | 14.29

Credo sia il gioco di parole più bello che leggo da anni 

madonna

In risposta a: patatinaliscia

01 Marzo 2025 | 11.33

Patatina oggi ti sei alzata nervosetta più del solito

maurom72

In risposta a: moreto

01 Marzo 2025 | 09.08

Credo moreto che la strada sia tracciata. Continuo a non capire il perché si debbano fare questi discorsi proprio in questo momento storico del campionato ma tant'è. Io sto mettendo la testa sotto la sabbia e penso solo al calcio di inizio di oggi, anche egoisticamente, da tifoso di campo, voglio interessarmi solo di quello perché altrimenti ci sarebbe tanti pensieri...

moreto

In risposta a: maurom72

01 Marzo 2025 | 10.16

Ovvio , ovvio : anche io ho l’attenzione  solo ore 15.00 ATALANTA -Venezia . 

Il resto voglio capirci meglio prima di esprimere giudizi . Ma temporalmente proprio adesso queste scelte hanno fatto ed è giusto non far finta di nulla .Quello intendevo dire 

maurom72

In risposta a: moreto

01 Marzo 2025 | 11.18

moreto, non ce l' avevo con te, anzi concordo in pieno su ciò che hai espresso. Come giustamente evidenzia unodibergamo ce l' avevo con chi tira fuori questi argomenti proprio ora che c'è da pensare, per fortuna, a qualcosa di grosso che riguarda solo il campo 

madonna

In risposta a: moreto

01 Marzo 2025 | 11.35

Di certo c’è che la prima grande decisione dal lato “tecnico sportivo” presa dallo zio faraone STEPHEN , è stara quella di “ fare mobbing al GASP”

parole pesanti

giamma63

In risposta a: moreto

01 Marzo 2025 | 12.14

Quante minkiate si leggono …operazione che risale a maggio giugno tra l’altro ….per sistemare il contenzioso con i soci di minoranza ….notizie troppo tecniche la gente non capisce …pic e pala si la barzelletta , con pic e pala saremmo forse in serie B …invece grazie allo Steve e al Tone abbiamo vinto un’Europa League e siamo 3….con Gasp determinante ovvio…il mobbing a Gasp? Sai poco degli ultimi 9 anni ….molto poco , meglio non scrivere quando si ignora…siamo una società Top con un Mister Top! Basta pugnette!

corra1907
01 Marzo 2025 | 08.36

Finito il governo ombra dei Radici? ...incredibile 

Tony1907

In risposta a: corra1907

01 Marzo 2025 | 08.41

Ma quella cosa lì dei piccoli azionisti se non sbaglio non è un fatto recente, mi pare di aver letto la notizia lo scorso anno o forse anche prima, penso che l'articolista abbia fatto un riassunto delle cose successe negli ultimi anni.

melu87
01 Marzo 2025 | 07.52

Avanti così ! Grande Pagliuca!!!

Unica cosa che mi fa pensare quando dice che non possono essere in competizione uno con l'altro , ma se li becchiamo in coppa ?

eligio71

In risposta a: melu87

01 Marzo 2025 | 08.32

Si si !!!!
Grande Faraone Stephen   , il PSG nostra squadra satellite tra non molto.
Avanti !

Tony1907

In risposta a: melu87

01 Marzo 2025 | 08.39

Penso che a livello di coppe Europee il problema non esista, altrimenti ce l'avrebbero anche quelli della Red Bull con Salisburgo e Lipsia ad esempio.

Raindog

In risposta a: Tony1907

01 Marzo 2025 | 08.53

Con le regole finanziarie c' è sempre spazio per qualche gabola che ti permette di eluderle, anche solo in parte. altrimenti la finanza sarebbe etica

Stetrescur

In risposta a: Tony1907

01 Marzo 2025 | 09.29

In Europa basta che le proprietà siano diverse. Quindi la cosa è facilmente aggirabile (come già succede).