21/12/2018 | 12.58
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Prandelli contro Gasperini: calcio diverso, ma stesso “dna

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«Fare meglio di Gasperini sarà difficile ma è chiaro che, quando siamo in campo e lavoriamo, pensiamo sempre di poter fare meglio di chiunque altro»: dalla festa di Natale rossoblù, martedì, Prandelli ha lanciato la sua sfida al grande ex,con umiltà e orgoglio. Contesa immediata, con l’Atalanta da battere sabato, al Ferraris, ma anche duello a lungo termine, per lasciare un segno nella storia del Genoa, «perché ognuno di noi spera di trovare il grande amore e di non cambiare». Dopo le delusioni straniere, Prandelli è ripartito dal Genoa, con la voglia di aiutare il club a risalire ma anche con l’ambizione di riaprire un ciclo, come aveva fatto a Firenze. Mentre il Grifone, dopo tanti cambi in panca, si augura che Cesare possa rivelarsi condottiero in grado di riempire il vuoto mai colmato dopo l’addio di Gasp.

Ma prima di tornare a volare, bisogna ricominciare a correre. Che in concreto vuol dire ritrovare i 3 punti che mancano da 2 mesi e mezzo. E così, scherzo del destino, per iniziare a prendere il posto del fantasma di Gasp, Prandelli dovrà battere il Gasp-Tabù, bestia nera assoluta dal suo addio: 4 confronti e 4 vittorie.

Sotto l’albero, quindi, arriva una sfida totale, dai molteplici incroci e significati. Certo, c’è quel 3-3 del 2009: Prandelli rivale in viola e Gasp al top della sua scalata in rossoblù con la Champions sfumata solo per gli scontri diretti favorevoli alla Fiorentina. Ma c’è tanto di più. Perché per Prandelli l’Atalanta è casa, per i trascorsi da giocatore e da tecnico, così come il Genoa è il club in cui Gian Piero è diventato Gasperson. Una battaglia contro vecchi amori, tra due allenatori coetanei (61 anni il genoano, 60 l’atalatino) che hanno tanto in comune nei valori fondati sull’esaltazione del talento e di un calcio propositivo, ma qualche differenza nello sviluppo del gioco. Un dna comune, che trova il suo fondamento nella Juve e negli insegnamenti del Trap. E che si conferma nelle capacità di valorizzazione dei giovani talenti che hanno contraddistinto le carriere dei due tecnici.

fonte SecoloXIX.it

By marcodalmen
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