09/12/2017 | 12.15
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Prima, durante,dopo: il Tia

Prima

 
Via, alle 14 ci si trova a Bergamo e si parte. Alberto guida, Mika, mio figlio, può sedersi accanto a lui, davanti, comodo, io dietro ad Alberto, dietro di me Michela e accanto a noi, più sdraiatra che seduta, Federica. Si, quasi sdraiata perché, come dice una foto da lei postata sulla sua pagina di faccia di libro, lei è una donna (con due coglioni così, aggiungo io) con una disabilità evidente in mezzo a tante persone (fra le quali coloro che dicono di metterci sempre la faccia ma al momento giusto si mettono qualcosa per coprirsela, aggiungo sempre io) con una disabilità che non si vede (ma molto pericolosa, riaggiungo io).
 
IMG-20171209-WA0001Michela è la maestra che auguro a tutti i vostri figli. Alberto non lo conosco, ma a) sembra normale ma non lo è (l’ha detto lui a mio figlio) b) se gli parli in norvegese risponde “yess” e…c) penso di avere intuito abbia un cuore grande così.
 
A parte una gomma che ha perso un poco di aria e….Gianna Nannini per tutta l’andata e tutto il ritorno (Grande Gianna però adès per ù per de agn basta)un'oretta prima della partita arriviamo nei pressi dello stadio, non dopo aver vagato un' po' per le campagne reggiane, così,  tanto per evitare la coda.
 
Finalmente ci siamo, ecco il fiume nerazzurro che affluisce verso lo stadio. Avverto una strana tensione ma preferisco non farci caso. Ad un certo punto un botto ci dà una carica di adrenalina e rompe il clima di attesa festosa. In lontananza si vedono dei fumogeni, proprio dove dobbiamo dirigerci per parcheggiare l’auto – nel mentre un tipo emozionalmente alquanto attivato si butta in strada con fare aggressivo davanti a noi (uno degli quelli con una disabilità che non si vede, anzi, si vede abbastanza bene direi) come se il furgone non esistesse. Praticamente Alberto deve inchiodare per non tirarlo sotto. La tensione sale, gli steward ci fanno comunque passare per andare al parcheggio ma dopo 20 metri ci accorgiamo che gli ultras francesi,  le cui sagome sembrano uscire dalla cortina dei fumogeni come fossero fantasmi, si mettono a correre verso di noi: inversione di marcia a manetta, si torna indietro in cerca di un posto più tranquillo, si arriva alla rotatoria. Ormai siamo fra i nostri …….BAAAM! qualcosa si schianta contro la portiera del furgone….no, non possono essere i francesi, quelli sono ancora lontani e qui non arriveranno mai. No, la sorpresa, una bottiglia, è arrivata proprio da uno di noi. Fortunatamente ha colpito la carrozzeria, 1cm sopra e avrebbe colpito il finestrino più vicino a Federica. Complimenti vivissimi per l’azione eroica meritevole di una medaglia al valore.
 

Durante

 
Al durante c’eravamo tutti, voi, noi fortunatamente illesi e cantanti, e, un po’ mi rode a pensarci,  anche il tipo che anziché gustarsi la birra, ha preferito sacrificare questo piacere pur di..."mettersi a difesa"…..di che?
 
 
 

IMG-20171209-WA0000DOPO

 
Oltre la prestazione, la vittoria, il primo posto, i festeggiamenti, ci ha pensato il Tia a mettete la ciliegina sulla torta regalando la maglia a Federica.  
 
Quindi ci siamo rimessi in auto, proiettati verso casa e soprattutto proiettati verso i 16simi da capolista, da testa di serie ma purtroppo anche con qualche testa di cazzo.  
Ma anche con gli Alberto, le Michela e le Federica, sempre presenti con la loro pazza ma sana passione,  il cuore e la voce, a testa alta, nella vita, non solo alla partita.
 
 
 
By Nicoslo
By sigo
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