Il protocollo resta un rebus: molti club non l'hanno ricevuto. E per i medici è "inattuabile"
Il protocollo per la ripresa degli allenamenti diventa un rebus. Dopo gli annunci di Spadafora e Gravina sull’approvazione da parte del CTS, ne attendiamo da un paio di giorni la pubblicazione, ma al momento tutto tace. E non finisce qui: secondo Il Messaggero, diverse società sostengono di non averlo ricevuto. Altri aspettano che venga ufficialmente validato dal Governo. E per molti cambiare i termini del discorso da quarantena a isolamento fiduciario della squadra in caso di nuovo contagio non cambia la sostanza: molti medici di Serie A lo avrebbero comunque definito “inattuabile” nelle conversazioni tra di loro.
Dubbio tamponi. Un’altra questione (oltre a quella dei contratti) spesso sottovalutata è quella relativa ai tamponi: uno ogni 4 giorni in condizioni normali, uno ogni 48 ore in caso di nuovo contagio. In una riunione andata in scena ieri, i medici avrebbero discusso su quali tamponi siano quelli da effettuare: normali, rapidi, o addirittura i test sierologici? Non vi sono certezze. Peraltro, i costi restano alti: solo per i tamponi si viaggia sui 50 mila euro al mese, a cui vanno aggiunti i costi di panificazione dei centri sportivi e delle altre strutture. Per le piccole, a differenza dei top club, anche questo può essere un problema non da poco.
fonte tmw.com