02/05/2020 | 17.07
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Punti di vista

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Ormai è settimane che il balletto su come si chiuderà il campionato "lo si chiude ora, lo si fa continuare fino alla fine a costo di arrivare ad agosto, lo si chiude con playoff e playout", ed altre ipotesi fantasiose", sta andando avanti. In questo articolo si vuole provare ad analizzare razionalmente le tre soluzioni più gettonate nelle ultime settimane.

 

Chiusura campionato e disputa, in sede unica, della rimanente parte Champions League

Convenienza: è la soluzione che all'Atalanta converrebbe di più. Col campionato a posizioni congelate , quale che sia la formula (+3 punti a tutte le squadre per ogni partita mancante, classifica alla 25 giornata), saremmo di nuovo in CL con i relativi introiti che consentirebbero, anche con una riduzione di quelli provenienti dal campionato, di mantenere la rosa al completo (al netto di offerte irrinunciabili comunque meno probabili viste le decurtazioni delle disponibilità economiche delle big).

Riguardo la CL con turni a partita secca in campo neutro senza pubblico sugli spalti, è molto probabilmente la situazione che ci darebbe più chances di bene figurare. Poche partite e quindi gestione del turnover ridotta e facilitata, partita secca e quindi meno possibilità per le big europee di far valere il maggior peso tecnico ed il bagaglio di esperienza che invece conterebbero di più rispetto ad un turno con doppio incontro. 

Rischio: minimo . Non ci sarebbe rischio di infettarsi con il campionato fermo ed il tempo relativamente breve per le finali della coppa.

Prosecuzione fino al termine del campionato e CL ad agosto

Convenienza: i 3 punti (potenzialmente 6) di vantaggio sulla Roma potrebbero consentirci di confermare almeno il 4 posto con le conseguenze economiche citate prima, qualche rischio di essere rimontati quindi nel complesso una convenienza inferiore all'ipotesi precedente.

CL dipende dalla formula che verrà scelta, di certo delle varie competizioni è quella con più possibilità di andare alla fine sia per gli interessi economici sia che per il numero tutto sommato ridotto ed il fascino che potrebbe avere un torneo tutto concentrato in 11 giorni (quarti semifinale e finale) con partite quasi ogni giorno (a titolo di esempio ogni giorno un quarto, un giorno di pausa e le due semifinali, due giorni di pausa la finale per il 3 posto - ad oggi non prevista ma utile per giocare un match in più e concedere riposo alle due finaliste - finale). 

Rischio: massimo. Tante partite, un tempo considerevole, trasferte luoghi diversi sono tutti fattori che innalzano la possibilità di nuovi contagi ed allora cosa succederebbe ? Tanti articoli ipotizzano come riprendere ma nessuna posizione uffiicale, prevede questa ipotesi (almeno fra quelle che ho letto finora), da una risposta in caso di nuovi contagi

Playoff e playout CL ad agosto

Convenienza: la peggiore ipotesi o la migliore a seconda di quante saranno le squadre ammesse ai playoff e playout. Una finale secca Juve Lazio non sarebbero playoff ma appunto una finale, playoff a 4 potrebbero teoricamente farci rientrare in gioco per lo scudetto. Considerando gli arbitraggi che ci sono stati negli scontri diretti con le tre che ci precedono, sempre a senso unico vedo pochi vantaggi nel playoff a 4, al peggio comunque resteremmo quarti ed ammessi alla prossima CL. Nel caso si decidesse per playoff ad 8 sarei invece molto preoccupato per i motivi sopra citati. Dovremmo essere talmente più forti da neutralizzare ogni possibile condizionamento che ci possa togliere almeno il 4 posto. La mia preoccupazione è aggravata dal fatto che la mancanza di diversi milioni di introiti rende le posizioni CL vitali per la sopravvivenza di alcuni tema che ne restassero esclusi.

Per la CL le considerazioni sono sempre le stesse, aggiungerei solo che uno o due turni di playoff in campionato potrebbero dare un contributo di esperienza nelle gare secche per i successivi incontri di CL

Voglio chiudere l'articolo facendo un pensiero pragmatico.  A meno che la decisione del governo sia di proibizione alla disputa dei residui incontri della serie A (e quindi prima ipotesi fra le tre sopra citate), le varie società, per seguire il protocollo di sicurezza messo a punto dalla lega in collaborazione con il governo, dovranno prevedere investimenti e modifiche alle abitudini.  Sono di solito positivo ma anche realista, considerando il numero di persone coinvolte per ogni squadra (fra giocatori, tecnici, giardinieri, magazzinieri, staff sanitario autista/i personale addetto alle pulizie e sanificazioni e sicuramente qualcuno dimentico) non sia lontano da un centinaio che moltiplicato per le 20 squadre porta il totale a oltre 2000 persone (senza considerare personale negli stadi, arbitri ecc.). Le statistiche attuali parlano di circa un 3% di persone che sono toccate dal COVID-19 se rapportiamo alle 2000 minimo coinvolte per far partire, significa una platea di circa 60 potenziali positivi. Pensare che le misure per quanto restrittive possano veramente impedire di avere anche un solo positivo a ripresa in atto è, a mio avviso, molto miope.

Tanto vale essere pragmatici, se si riparte meglio prevedere cosa fare a fronte dell'ipotesi di positività di giocatori o staff ed essere pronti a farlo.

Personalmente, senza riflessioni di opportunità morale o sanitaria ma solo di possibilità di portare a termine una ripresa, sarei favorevole alla sola disputa della parti mancante di CL ed EL rimandando i campionati ad una nuova valutazione a settembre.

La riapertura anche solo parziale ha già dimostrato che il contagio, nonostante le misure di distanziamento e i DPI, tende a risalire, una nuova telenovela del si riparte si, no come, quando non la voglio nemmeno immaginare.

 

 

By brignuca
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