22/11/2021 | 23.15
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Quando e come lo sport è spettacolo. - by ReMo

1 Nazionale Prestigiatori Massini Magic - Prestigiatore - IllusionistaNominalmente uno sport di squadra ed il calcio in particolare, viene definito uno spettacolo, anche se spesso si assiste ad esibizioni miserrime. Uno spettacolo necessita di qualità particolari che sono canoni fondamentali della disciplina in esame. Noia e monotonia sono i primi elementi da evitare, ma spesso sono il misero canovaccio di una insulsa esibizione, basata sul primo non prenderle e mai sul voler vincere.

Tecnici consumati e super retribuiti, chiudono la squadra nella propria metà campo ed irrompono in contropiede, nel cuore della squadra avversaria, andando a rete.

Campionati vinti con questa formula se ne contano a bizzeffe, dimenticando che i titoli conquistati richiedono, spesso senza concreto riscontro, di avere attributi qualitativi.

Squadre le cui origini discendono da complessi industriali, acquisiscono le logiche mercantili che perdono ogni significato quando introdotte nell’ambito sportivo. Aziendalmente risultati ottimali scaturiscono dalla crescente produttività conseguita ricorrendo a sortilegi produttivi, di dubbia regolarità. Applicare queste logiche all’ambito sportivo, può indurre dei risultati vincenti, ma in assoluta antitesi con la reale correttezza sportiva.

Si ostentano conquiste di scudetti già inficiati dall’autorità sportiva e si allineano con orgoglio regolare ed impudico, nel proprio medagliere, con tanti saluti ai sacri canoni fondanti dello sport.

Poco importa se gli stessi allori sono esibiti simultaneamente a Torino e Milano, quando invece dovrebbero semplicemente essere cestinati: ciascuno ne vanta il legittimo possesso ed incrementa il proprio palmares, con la presunzione dolosa di essere il migliore.

Quanto è più prestigiosa l’unica coppa esposta nella nostra bacheca, col crisma del merito e della vera sportività!
Il nostro prossimo incontro in campionato ci vedrà nelle terre sabaude e già si ipotizza un risultato conseguente ad una gestione sparagnina ed utilitaristica della partita: niente spettacolo, nessun goal al passivo e la prospettiva di una segnatura, magari arraffata.

D’altro canto la nostra Atalanta, sotto la guida illuminata del Gasp, scenderà in campo, come sempre ed indipendentemente dal livello tecnico della squadra avversaria, per giocarsi al meglio la propria gara e col proposito di ottenere il miglior risultato possibile.

Il gioco del calcio ha come dorato presupposto, la realizzazione di segnature entusiasmanti e vivaci, impreziosite dalla capacità di sorprendere l’avversario, con giocate e prodezze imprevedibili.

La realizzazione di una rete è il conseguimento del massimo livello calcistico e pertanto, una partita che si concluda sullo zero a zero riduce al niente il grado di godibilità di un incontro.

L’impegno ad ottenere risultati di spessore, alla luce del fatto che una rete segnata in più rispetto a quelle subite, regala la più gratificante vittoria, è stato principio e presupposto di allenatori che badavano a segnare in abbondanza, in un divenire di spettacolarità crescente.

Gasperini condivide il medesimo concetto e per questo induce consapevolmente la possibilità di creare spazi alla squadra avversaria, con possibilità di subire danni ed il programma di causarne maggiori, ma la filosofia concertata resta sempre in funzione vincente.

Il controllo delle fonti del gioco avversarie ne prevede il dovuto contenimento, ma mai con il porre virtuali autocarri a difesa della propria rete: i nostri flussi di gioco si sbizzarriscono in geometrie infinite, rapide ed avvolgenti, mantenute anche quando succede alla squadra contendente, di passare in vantaggio. Fraseggi ed armonie di gioco hanno e conservano la priorità in ogni frangente attirando le attenzioni e l’apprezzamento di tutto il mondo del calcio e la denominazione di calcio spettacolo ne definisce il progetto.

Come dice Vasco, ‘siamo solo noi’ ed in effetti siamo diventati riferimento vincente di quella che, in partenza, viene definita quale una normale partita di calcio.

L’impegno, il sacrificio e l’intensità dei singoli hanno costruito un modello di gioco unico, apprezzato, entusiasmante, che su molti altri campi sta imponendo nuovi dettami e modelli.

La partita di calcio, come concepita e giocata dalla squadra bergamasca, è diventata il must per coloro che vogliono esibirsi in un comparto sportivo che è diventato spettacolo.

Partendo dalla piccola squadra di Bergamo, per acquisire consensi ed imporsi in tutto il mondo.

Una grandissima Atalanta per uno strepitoso, incredibile Gian Piero !!

 

By ReMo
By staff
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