08/08/2019 | 09.07
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Quando un anziano mi raccontò un' Atalanta - Lazio del Gennaio 1954

Stadio vecchio

 

Non troverete nemmeno un post, sui social network, di un anziano contro la Campagna Abbonamenti.
Un po’ per educazione, un po’ perché poco avvezzi alla tecnologia.
Sono gli ultimi senza smartphone tra le mani, e guardano ancora, sia avanti che indietro.
Loro possono, e lo sanno fare.
Qualche anno fa, mi trovavo a bordo campo in zona Parterre ad osservare il riscaldamento prima di un’’Atalanta-Lazio.
Mi uscì dalla bocca, oltre che una nuvola di fumo, anche la frase “Mamma mia che freddo oggi”.
Un Signore col bastone, probabilmente ultra ottantenne, si avvicinò e mi disse:
“Non è nulla questo freddo, giovanotto. Io ero qui nel gennaio del 1954, proprio in una Atalanta-Lazio, e ti assicuro che il gelo bloccava persino il fiato. I miei piedi erano intirizziti, e mio padre mi soffiava sulle mani per tentare di scaldarmele, perché i guanti non facevano il loro dovere.
Il campo era disastrato, pieno di macchie di segatura e gli spalatori avevano appena creato le trincee di neve ai quattro lati.
C’era pochissima gente, forse 4.000 persone, e l’Arbitro rimase tutto il tempo a centrocampo senza correre.
Ricordo che anche i giocatori apparivano bloccati, così come il risultato di parità a reti bianche.
Ma la bizzarria del pallone, l’irregolarità del campo e un refolo di vento, ingannò Sentimenti IV, il portiere della Lazio.
Ricordo bene il gol, una punizione da lontanissimo , la parabola accese una mischia risolta dal giovanissimo Lenuzza con un colpo di testa che sembrava finire sopra la traversa e invece finì la sua corsa all'incrocio dei pali, nonostante il rabbioso volo del portiere.
Sai, Lenuzza era un giovane promettente ed era un profugo di Pola”.
“Che bel racconto” gli dissi, “la prossima partita deve raccontarmene un’altra”.
“Volentieri Giovanotto, ora mi avvio al mio posto perché mi ci vuole un po’ a salire, arrivederci”, mi disse con estrema educazione.
Mio papà era qualche metro più in là a parlare con altri pensionati di Mapello, Masper & Company.
Io non sentii più freddo quel giorno, o per lo meno non me ne curai più.
Non incontrai più quel vecchietto, fonte di ricordi e di saggezza.
Non so se quel Signore avesse una Pensione minima o fosse milionario.
Ma di una cosa sono certo e convinto sin da ragazzino: incentivare e aiutare gli anziani è un obbligo della società.
È la prima volta da quando vado allo stadio (più di 35 anni) che non c’è la tariffa scontata per anziani.
E nonostante ciò, non troverete un post di un Anziano contro la Campagna Abbonamenti.
Semplicemente, allo Stadio, non troverete più loro.

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By marcodalmen
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