Ecco quanto valgono i pezzi pregiati della collezione del Gasp
Le sue «uova d’oro» non finiscono mai in casa nerazzurra
L'Atalanta con l’accesso agli ottavi di finale di Champions League, vede lievitare vertiginosamente il prezzo dei propri calciatori. L’uomo mercato Giovanni Sartori dopo aver ceduto alla Juventus Kulusevski preso nel 2016 dal Brommapojkarna per 200 mila euro e ceduto al club campione d’Italia per 44 milioni (bonus inclusi), se la ride per la cessione record, per le prestazioni e i conti. Secondo una indagine della Gazzetta dello Sport, i calciatori che valgono molto di più sono: tra i pali, Gollini che sta diventando un gigante da 25 milioni. In difesa la sorpresa Djimsiti, l’albanese costa almeno 10 milioni. Cifra simile per Toloi, «fedelissimo» del Gasp che, però, ha pagato l’infortunio alla caviglia destra accusato ad aprile: senza quel contrattempo, accanto al suo nome ci sarebbe qualche milioncino in più. Ne costa 12-13, invece, Palomino: uno che sogna l’Argentina. Freuler e De Roon sfiorano quota 20. Forse qualcosa in meno per lo svizzero: “colpa” del nuovo Pasalic, trequartista o centrocampista proprio al posto di Remo. Così Gasperini non lo toglie mai (44 match finora, come Gomez). Di proprietà del Chelsea, sarà riscattato per 15 milioni. Briciole, rendimento alla mano: andando avanti così, presto varrà il doppio. Bene Mario, idem Gosens: in estate l’Atalanta ne rifiutò 10 dallo Schalke. Oggi, chi fosse interessato, dovrebbe sborsarne 20-25. E se per Hateboer e Castagne lo status è simile (15 e 20), Malinovskyi è già più “ricco”: preso dal Genk per 13,6 milioni, l’ucraino ne vale già cinque in più. Stesso incremento per Gomez, con un +5 rispetto ai 20 estivi. Dietro Ilicic (20), mentre Muriel resta sulle cifre pattuite con il Siviglia (15+3 di bonus). Nonostante il k.o., il top player è sempre Zapata: servono 50-55 milioni (60 la richiesta), altrimenti “arrivederci e grazie”. Infine, Barrow: dura pretendere i 20 offerti dal Borussia nel 2018. Più logico aspettarsene 15, quanto chiesto al Bologna. E da ex Primavera, anche Musa rappresenterebbe l’ennesima plusvalenza di questi anni.(itasportpress)