Stagione difficile quella che, ad avvenuto completamento dell’ultimo campionato, ci abbandona al vuoto di ogni possibile apertura futura, con l’incognita, ancora da scoprire, dell’avvento di una nuova proprietà e di tutte le variabili conseguenti. Sia chiaro, comprendo appieno il grado di dovuta riservatezza che compete ad una programmazione i cui dettami non possono essere propalati, ma, da noi, tutto diventa impenetrabile, in maniera che esclude, a tutto tondo, anche la possibilità di sognare prospettive fantastiche, per lo più difficilmente realizzabili, ma che renderebbero propositiva e serena la nostra attesa. Niente se non la presentazione della campagna abbonamenti, rigidamente asettica a livello di ogni tipo di informativa, che va riproponendo interrogativi non di certo rassicuranti. Politiche annunciate, circa la possibilità di un riscatto, virato ad un conseguimento esclusivamente economico, pare vengano a cadere, privandoci di una presenza in campo che pareva assicurarci una certa stabilità, ma niente conforta le nostre aspettative. Sono cresciuto con l’ammaestramento che l’ubbidienza debba essere ‘pronta e cieca’, ma ultimamente, si aggiunge l’integrazione nerazzurra che la vuole anche ‘sorda’. Una integrazione difficile da accettare, specie nel concetto della ipotizzata grande famiglia nerazzurra, che concretamente sta evolvendo, in una congrega di separati in casa. Abbiamo ascoltato gli inviti a fare i bravi, ma a quanto sembra, non hanno indotto alcun miglioramento alla gestione dei rapporti nei nostri confronti. Questa non può e non vuole essere un atteggiamento irriconoscente verso una gestione della società assolutamente esaltante, ma bensì il richiamo ad un allentamento delle cortine di silenzio che minacciano di togliere, alla tifoseria bergamasca, il reale senso di appartenenza ad un progetto partecipativo comune. Solo il tempo dirà se la nostra aspettativa in tal senso potrà avviarsi, quantomeno ad un miglioramento che, con estrema certezza, possiamo assicurare di esserci meritato.
Forza Atalanta !

By ReMo