Quella volta a Instabul - by Billy Bigliardi
La finale di CL si giochera' a Instanbul (forse) e stasera è in programma Francia - Turchia in un ambiente quantomeno nervoso per la situazione geopolitica dell'area turco - kurdo - siriana.
Cosi' il mitico Bigliardi ha voluto dire la sua oggi su Facebook. Ecco cosa ha scritto
Poggiai con delicatezza il bagaglio a mano sul nastro trasportatore per i controlli di volo . Dovevo avere un aspetto terribile quella mattina allo scalo aereo di Istanbul rendendo davvero ridicolo il tentativo di mascherare i postumi di una sofferta notte insonne dietro scurissimi occhiali da sole . La sera prima con i colori dell'Atalanta avevamo espugnato il campo del Fenerbahce , una squadra terribile da affrontare fuori casa e come spesso accadeva nei dopo partita serali l'adrenalina in circolo accumulata durante la gara riusciva ad avere sempre la meglio sul mio povero sonno .Intanto mentre la piccola borsa di pelle continuava il suo percorso , due mani scure la fermarono , l'aprirono e la violentarono tirando fuori un kilim variopinto che avevo regolarmente acquistato il giorno prima ad un bazar . Gli effetti personali cominciarono a volare fuori in modo disordinato , incluso un piccolo boccaccio di vetro contenente dell'origano acquistato anch'esso in quella occasione .Mi guardò dritto negli occhi l'Ottomano con il sorriso sadico di chi credeva di aver fatto il colpo della vita riuscendo a bloccare un atleta Italiano in possesso di erba ad un banale controllo aeroportuale . Svitò il coperchio con decisione e quando il profumo intenso dell'aroma cominciò ad impossessarsi dell'aria , lo richiuse con una stretta decisa e con ancora gli oggetti sul nastro mi liberò da quella ridicola parte da film . Soltanto un coglione doveva pensare di poter passare indenne i controlli ad Istanbul con Ashish e Marijuana nella valigia dopo aver visto "Fuga di mezzanotte " . Alloggiammo sul Corno d'Oro per 2 giorni allo Sheraton se non ricordo male ed il paesaggio che si stagliava sul Bosforo era di una bellezza struggente . Lo stadio non distava molto dall'Hotel e l'atmosfera che trovammo era perfettamente simile a quella che avevo immaginato , profumi speziati provenienti da cibi messi a cuocere su tribali griglie ne infestavano l'aria , aumentando quel senso di nausea tipico dei pre partita . I Turki con i loro sguardi duri cominciarono ad inveire su di noi sbattendo continuamente mani e pugni sul mezzo di trasporto, quando addirittura uno dei più facinorosi passandosi il dito sotto la gola fece segno di sgozzarmi , gli risi in faccia ovviamente mentre il Bus cercava lentamente di farsi spazio in mezzo a quella turba stravolta . Ma il bello doveva ancora venire ,una volta negli spogliatoi Fabrizio "Ferron" fu il primo ad essere pronto per iniziare la fase di riscaldamento e come da prassi si diresse verso il lunghissimo sottopasso che portava al campo trovandolo inspiegabilmente chiuso . Tutti noi gli stavamo dietro aspettandone l'apertura quando un alto dirigente Turco ci invitò a prendere una via secondaria , un piccolo budello passante in mezzo al pubblico che portava direttamente sul rettangolo di gioco . Fabrizio fu il primo ad uscire allo scoperto e percorse non più di 2 metri prima di venire letteralmente ricoperto di sputi . Non ci vidi più e per poco non attaccai il responsabile di quell'ignobile tranello al muro... Turko di merda gridai... . I nostri dirigenti accorsero immediatamente reclamando i diritti internazionali sanciti dalla UEFA , ma loro non ne vollero sapere dimostrando una scorrettezza mafiosa deplorevole costringendoci così ad effettuare il riscaldamento nello stretto ed angusto corridoio ignorando che quella violenza non avrebbe fatto altro che aumentare la nostra rabbia che da li a poco gli avremmo vomitato addosso ...eravamo una squadra con le palle noi. Partirono a 2000 gli Ottomani imponendo il loro gioco per i primi 15 minuti ,poi la festa finì e quando il nostro centrocampo li prese a possedere con classe e gentilezza sopraffina facendogli capire con semplici giochetti di palleggio e tecnica di base frutto di una quasi centenaria tradizione calcistica cosa significasse giocare al calcio i poveretti si arresero tanto che il Il mio pur duro diretto avversario alla seconda pappina si afflosciò assumendo un vigliacco atteggiamento da sottomesso .Li avevamo cucinati a puntino i mammaliturki e da allora mi ripromisi che in quel posto non ci avrei messo piede neanche morto ...e ne ho avuto ragione .