Quelli del Ministero della Difesa
Quant'e' importante sentirsi le spalle coperte e al sicuro? E' un caso che la forza della squadra attuale si basi su un reparto arretrato mai cosi' forte come quello attuale nell'epoca gasperiniana?- In particolare, dato che gli altri li conoscevamo gia' per la loro lunga militanza in nerazzurro, due nostri "nuovi" giocatori si stanno sempre piu' ergendo a protagonisti dell'attuale campionato: Carnesecchi e Kolasinac
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Marco, da quando ha risolto l'alternanza con Musso, sembra aver acquisito una sicurezza tale da trasmetterla anche alla difesa: parate decisive, uscite convinte (precluse a Musso per quanto si e' visto) e una certa padronanza con i piedi sono prerogative che lo stanno distinguendo dal suo compagno argentino. Anche tatticamente è piu' che apprezzabile intervenendo sempre nei tempi e modi giusti tanto da far sembrare alcuni interventi piu' semplici di quello che invece sono.
Anche ieri assolutamente determinante specie sulla parata a pochi minuti dalla fine che avrebbe portato il Genoa sul 2-2
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Kolasinac, dal canto suo, si porta dietro un carisma ed un mestiere che nessuno pensava fosse cosi' "mostruoso". Leader carismatico, intelligente e furbo quanto basta, ma mai cattivo a priori, non perde occasione per rimarcare la sua importanza in squadra. Preciso, abile e dotato di buon senso ieri l'abbiamo visto, ma solo per dire l'ultima, suggerire a Toure' di ringraziare la panchina dopo il suo gol. Un dettaglio che non e' sfuggito a molti e che dimostra la statura del personaggio. In parole povere, un leader fatto e finito
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Nei compagni del reparto arretrato è avvertibile la sicurezza che questi due trasmettono e una buona difesa è prerogativa assoluta delle grandi squadre visto che, come si dice, "l'attacco vende i biglietti, la difesa vince il campionato"
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Marco, da quando ha risolto l'alternanza con Musso, sembra aver acquisito una sicurezza tale da trasmetterla anche alla difesa: parate decisive, uscite convinte (precluse a Musso per quanto si e' visto) e una certa padronanza con i piedi sono prerogative che lo stanno distinguendo dal suo compagno argentino. Anche tatticamente è piu' che apprezzabile intervenendo sempre nei tempi e modi giusti tanto da far sembrare alcuni interventi piu' semplici di quello che invece sono.
Anche ieri assolutamente determinante specie sulla parata a pochi minuti dalla fine che avrebbe portato il Genoa sul 2-2
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Kolasinac, dal canto suo, si porta dietro un carisma ed un mestiere che nessuno pensava fosse cosi' "mostruoso". Leader carismatico, intelligente e furbo quanto basta, ma mai cattivo a priori, non perde occasione per rimarcare la sua importanza in squadra. Preciso, abile e dotato di buon senso ieri l'abbiamo visto, ma solo per dire l'ultima, suggerire a Toure' di ringraziare la panchina dopo il suo gol. Un dettaglio che non e' sfuggito a molti e che dimostra la statura del personaggio. In parole povere, un leader fatto e finito
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Nei compagni del reparto arretrato è avvertibile la sicurezza che questi due trasmettono e una buona difesa è prerogativa assoluta delle grandi squadre visto che, come si dice, "l'attacco vende i biglietti, la difesa vince il campionato"
By staff