Da raccattapalle a promessa del calcio: Pedro de la Vega, il futuro vice-Ilicic
Diventare calciatore è il sogno di molti ragazzi. Riuscire a trasformare i sogni in realtà, però, è roba per pochi. E’ questo il caso di Pedro de la Vega, capace di unire sogno e realtà a soli 17 anni.
Da raccattapalle a calciatore
Talento, genio ma anche mentalità. La testa d’altronde è fondamentale per debuttare così presto – a 17 anni, 7 mesi e 9 giorni con il Lanus in Argentina, il club che l’ha lanciato nel calcio dei grandi. Una mentalità costruita anche in famiglia, se a malapena adolescente davanti ai microfoni ti presenti e ripeti che “feste e serate non sono per me, perché si sa che ci sono cose che si possono perdere per sempre. E io non voglio sprecare le mie occasioni”.
Sacrifici a parte, le qualità da giocatore di raccordo tra centrocampo e attacco non sono mai mancate. E neanche la personalità, come ha più volte ricordato il suo allenatore in Argentina Luis Zubeldia: “Pedro? Questo ragazzo non ha per niente paura del palcoscenico”. D’altronde il “palcoscenico” De La Vega lo conosce per bene, visto che fin da bambino ha trascorso tutti i weekend sul campo da calcio del club a ricoprire il ruolo di “pasapelotas” – raccattapalle – sognando un giorno di togliersi di dosso la targhetta da steward per indossare la maglietta del club. E dal 2018 è realtà.
Con uno Josip Ilicic in questo stato di forma, viene difficile pensare di sostituirlo e infatti lo sloveno è destinato ad essere protagonista con l’Atalanta almeno per un altro paio di stagioni. La società nerazzurra, però, starebbe già pensando al suo successore.
Stando a La Gazzetta dello Sport, la Dea ha messo gli occhi su Pedro De La Vega, talento 2001 argentino che attualmente veste la maglia del Lanus. Esterno di piede destro, può giocare indifferentemente a destra o a sinistra.
In passato il ragazzino, nato a Olvarrìa, era stato seguito da Inter e Genoa e oggi è sul taccuino anche del Manchester City di Pep Guardiola. Il prezzo del cartellino è intorno ai 10 milioni di euro e il suo contratto scade nel 2023, ma la concorrenza, appunto, non manca.