da bergamonews.it:

Quattordici ultrà nerazzurri sono stati assolti giovedì (17 novembre) per il raid al Mandela Forum di Firenze dopo Fiorentina-Atalanta del 27 febbraio 2019. Erano accusati a vario titolo, insieme ad altri sei, di travisamento, possesso di oggetti atti a offendere, istigazione a delinquere e danneggiamento.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Firenze, i tifosi dell’Atalanta, mentre si apprestavano a risalire sui pullman per tornare a Bergamo dopo il 3-3 del Franchi (match d’andata delle semifinali di Coppa Italia), sfondarono i cancelli del palasport Nelson Mandela Forum per fare irruzione credendo che all’interno ci fossero i rivali viola.

Per quell’episodio il questore fiorentino, Alberto Intini (all’epoca dei fatti), aveva emesso 14 daspo per altrettanti bergamaschi identificati dalle immagini delle telecamere.

Dopo l’inchiesta che vedeva 28 ultrà nerazzurri indagati, sono stati 20 quelli rinviati a giudizio. Due dei loro avvocati, Federico Riva e Marco Saita, insieme al politico Daniele Belotti, nel dicembre 2019 avevano presentato un esposto in procura in cui chiedevano di fare chiarezza sull’accaduto.

Il loro documento è finito agli atti del processo. Giovedì l’udienza con citazione diretta al termine della quale il giudice Valotta ne ha assolti 14 e ha disposto la messa in prova per altri 4, mentre le posizioni di due erano già state stralciate per un errore di notifica.

Resta invece da chiarire quel che è successo la stessa sera nella zona di Varlungo, mentre gli atalantini defluivano via dalla città sui pullman per raggiungere il casello Firenze Sud dell’Autosole. Secondo le forze dell’ordine i tifosi nerazzurri costrinsero l’autista di un mezzo a fermarsi per scendere in strada ed entrare in contatto con loro. Secondo i sostenitori della Dea, invece, furono gli agenti di polizia a bloccare il bus per salire e dare il via alla violenza.