Respect
MASIELLO
Non riesco ad abituarmi a cambi di maglia cosi' veloci. Tempo fa un giocatore poteva essere trasferito solo a fine campionato poi è cambiato tutto.
Mi ha dato estremo fastidio vedere una delle nostre bandiere, Andrea Masiello, giocarci subito contro appena venduto. Dovrebbero mettere una clausola che obbligasse i calciatori a non poter scendere in campo contro il vecchio club per almeno un mese dal transfer. Ho letto le parole del Santo e comprendo bene il suo pensiero e la volontà di dimostrare subito professionalita' e impegno prendendo di petto il suo profondo cambio di vita dopo ben 9 anni a Bergamo ma ciò che mi fa piu' paura è la possibilita' che un tarlo si insinui nei nostri attuali giocatori e cioe' quello di essere semplici pacchi postali ai quali affetto e riconoscenza, nelle due direzioni, non possa e non debba essere riconosciuto, sarebbe devastante.
LE BESTEMMIE
Nei giorni scorsi abbiamo ospitato 2 righe di una ragazza contro le bestemmie allo stadio
Anche a me capita di "darci dentro", anche con impegno e fantasia, ma faccio sempre in modo che non mi senta nessuno. Nessuno è santo e non pensate lo siano i praticanti. Però mi dà un fastidio viscerale chi della bestemmia si fa vanto e la propone come il sale sulle pietanze, in ogni forma, luogo e contesto.
Purtroppo l'intercalare si presta particolarmente (cosa che con Allah o Buddah, per dirne due, non "funziona" per esempio) ma penso ai milioni di persone che alla religione hanno dedicato la vita fino all'ultimo respiro, che hanno dato tutto loro stessi in completa devozione verso qualcosa nel quale credevano. E chi sono i bestemmiatori per cacare sulle credenze altrui? magari in completa incoerenza con un modus vivendi da buoni padri e madri di famiglia. Facciamo spesso minuti di silenzio per chi è venuto a mancare, perchè poi offendiamo il divino e il soprannaturale?
Siete, siamo una vergogna. Se volete, vogliamo, anche solo offendere un concetto, qualsiasi esso sia, per il quale altri hanno dato la vita, tenetevelo, teniamocelo per noi stessi, almeno quello. Non sarà cosi', amen (è il caso di dirlo) io faccio da me, voi fate come volete.
IL VIGILE
Non so se avete letto di quel vigile di Palazzolo suicida non piu' tardi dell'altro ieri. Aveva parcheggiato l'auto di servizio sopra un parcheggio di disabili, proprio a Bergamo e ha cominciato ad essere bersaglio di offese ed improperi su Facebook. Si è pubblicamente scusato, ha offerto in beneficienza il doppio dell'importo della multa per divieto di sosta ma i leoni di tastiera hanno continuato ad infierire su di lui che, evidentemente persona molto sensibile, non ha retto psicologicamente e si è tolto la vita. Era sposato e padre.
.....LO STAFF DEL SITO
Dietro l'aggiornamento di questo sito c'è un grosso lavoro quotidiano di diversi collaboratori, amici da anni, fatto da sempre in silenzio e, per la maggior parte, nel piu' completo anonimato, a parte ovvie eccezioni nelle quali sia richiesta la nostra presenza fisica (tv o video).
Cerchiamo equilibrio, moderazione e buon senso. Siamo malati di Atalanta e vogliamo che la nostra grandissima tifoseria venga riconosciuta per quello che è, anche per il sale in zucca.
Succede che tra noi si agitino diverse teorie, si scontrino caratteri ed opinioni laddove il carattere bergamasco si confronta con se stesso facendo scintille. Ecco perche' spesso litighiamo e ci azzuffiamo virtualmente per niente finendo per buttar via il bambino con l'acqua sporca e cioè privilegiando ed evidenziando le differenze piuttosto che i pregi e i vantaggi di una collaborazione cosi' attiva. Di tutto questo vi risparmiamo, ovviamente, ma ci sarebbe da scrivere un libro.
LA COSA
La cosa che accomuna i paragrafi qui sopra, cosi' diversi, è una sola: la mancanza di rispetto.
Che sia verso una tifoseria, i calciatori, un pubblico ufficiale, un essere divino o tra coloro che aggiornano questo sito.
Chiedo un passo indietro a tutti e a nome di tutti. Anche se alla fine gli "empi prevarranno" com'è scritto sulla Bibbia (non sono un praticante) e questi anni sembrano confermarlo chiedo che ognuno faccia la sua, nel suo piccolo per coltivare quella piantina sempre piu' fragile e indifesa chiamata Rispetto.
Costruiamoci intorno un vasetto, innaffiamola giornalmente, basta poco, e accarezziamola periodicamente. Ne gioveremo tutti, indistintamente
Calep