19/04/2025 | 09.09
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Retegui ad un passo dalla storia dell’Atalanta: è ad un gol dal record di Inzaghi e a -2 da Zapata


L'italo-argentino è già a quota 23: ne manca soltanto uno per pareggiare a 24 il primato in Serie A della stagione 1996/97. E poi l'inseguimento ai 28 complessivi di Duvan: l'ex Genoa è solo a -2, considerando i centri in Champions

Quaranta giorni per entrare nella storia dell’Atalanta dalla porta principale. Mateo Retegui in estate è stato prelevato dal Genoa per 22 milioni (più bonus) con un solo obiettivo: non far rimpiangere Gianluca Scamacca. D’altronde è arrivato tre giorni dopo il ‘crac’ del crociato dell’eroe di Anfield. Missione compiuta, anzi, di più. Lo dicono i numeri.

Il conto al momento, quando mancano 6 partite alla fine della stagione, è di 23 reti in Serie A e altre 3 in Champions League. Se ci limitiamo solo al massimo campionato italiano, all’italo-argentino manca soltanto un gol per eguagliare il primato di Filippo Inzaghi di 24 gol nella stagione 1996/97 — e se allarghiamo il discorso all’intera stagione, è soltanto ad un paio di centri dai 28 complessivi totalizzati da Duvan Zapata nella sua prima stagione nerazzurra (2018/19).

Coincidenze? Anche il colombiano era sbarcato direttamente da Genova per una cifra simile, pur con una formula diversa, anche se dall’altra parte della città, quella blucerchiata e non rossoblù. Sarà il passaggio dall’aria di mare a quella montana, si potrebbe dire. Battute a parte, l’impatto che ha avuto il numero 32 ricorda inevitabilmente quello del 91, pur in un contesto diverso, con numeri parecchio simili.

retegui zapata inzaghi

 

Retegui potrebbe potenzialmente sorpassare entrambi e prendersi il doppio primato, avendo ancora 6 partite a disposizione. Una cosa è certa: se parliamo di media di gol segnati per minuti in campo, quanto sta facendo l’argentino è davvero di primissimo livello, visto che ne segna uno ogni 102 minuti, impiegando molto meno rispetto a Duvan (118’) e a Inzaghi (131’). Dato legato anche al suo… ‘impiego’: Gasperini spesso lo sostituisce anzitempo per poterlo avere sempre nelle migliori condizioni fisiche.

Super Pippo dal canto suo, ha un ‘alibi’ credibile quando si parla di partite giocate, visto che ha avuto a disposizione soltanto la Serie A, peraltro a 18 squadre, e un turno di Coppa Italia. Altri tempi. Se non ha saltato nemmeno un minuto, poco ci manca. Retegui e Duvan invece hanno avuto più possibilità di riposare e quindi avere maggior freschezza, anche se l’impiego del colombiano a conti fatti sarà sicuramente superiore all’attuale centravanti nerazzurro.

Insomma, per Mateo il finale di stagione sarà con un’ulteriore motivazione aggiuntiva: la possibilità di mettere la freccia e superare in un colpo solo due icone della storia nerazzurra.

fonte bergamonews.it

By marcodalmen
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