11/10/2024 | 07.27
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Retegui e l’Atalanta si sono incastrati alla perfezione


L'Atalanta aveva bisogno di un attaccante come lui, il centravanti italo-argentino sta sfruttando l'occasione per ampliare il suo bagaglio tecnico.

Hai presente se ti dicono che vai a visitare Wigan o che vai a Londra? Cambia naturalmente la tua reazione. Qualcosa di abbastanza sterile di fronte a qualcosa di imponente e affascinante. Ecco, oggi ancora di piu dopo la gara contro il Belgio, l’impressione su Retegui e’ che sia passato in pochi mesi da uno che suscita poca emozione ad un bomber che gasa e dal quale ti aspetti quello che sa fare meglio di tutto: lo stoccatore. Wigan, insomma, si e’ avvicinata a Londra. Certo: il Genoa produceva un gioco meno offensivo dell’Atalanta, e questo e’ determinante per un attaccante. Però Tony D’Amico ha fatto un’operazione lampo che sul momento non era così scontata. All-in in tre giorni su uno che non e’ andato in doppia cifra nel campionato precedente (sette reti), reduce da un Europeo abbastanza deludente e chiamato a sostituire uno degli eroi di Dublino, Gianluca Scamacca.

Torniamo a quei giorni. È il 4 Agosto, a Bergamo non si vede la luce dopo il crociato saltato. Passano 48 ore, è lunedì 6 Agosto, c’e un incontro tra Luca Percassi e Tony D’Amico in cui i due condividono questo concetto: serve un attaccante che conosca la Serie A, di età giovane ma non giovanissima. E che, come fu per Scamacca, abbia dalle potenzialità ancora inespresse. Tony spinge per chiuderlo subito, Luca dà l’ok per una cifra comunque importante (22 milioni + 3 di bonus) e martedì mattina l’operazione è chiusa. In 72 ore, l’Atalanta passa da un centravanti della Nazionale a un altro centravanti della Nazionale.

E ora eccolo lì, con quella cresta da mohicano che fa tanto guerriero da strada, con quella sicurezza con cui cerca la porta, la stessa con cui torna sul dischetto una settimana dopo aver sbagliato contro l’Arsenal. Oggi Retegui trasmette senso di potenza. Proviamo ad utilizzare il dato, non in modo freddo ma interrogandolo, per capire cosa ci dice dell’evoluzione di Mateo. Partiamo dal più semplice: ha segnato sette volte in sette partite, ovvero un gol ogni 68 minuti – a cui si deve aggiungere un assist. Teta quattro tiri a partita, di cui il 40% nello specchio, per cui vuole la porta e la vede. Da dove calcia? Mediamente dai 12 metri, ma fin qui ci siamo: è uomo d’area. Attenzione a cosa fa quando non tira: la sua percentuale di passaggi riusciti è del 77%, dato mai raggiunto da Retegui, né a Genova (64%), né in Argentina (69%). Guardate che bello il dato: ci dice come si stia completando, come sta diventando anche uomo di manovra, un passaggio fondamentale per un centravanti moderno.

Niente male davvero

Ora: non vogliamo disegnare un santino di Mateo Retegui, anche perché siamo partiti dal motivo che ha spinto l’Atalanta a puntare su di lui: il potenziale inespresso. E allora in cosa può migliorare il centravanti italo-argentino? Nella fase non possesso, senza dubbio. Vince il 38% dei duelli, fa pochissimi intercetti e recupera in media 1,5 palloni a partita. L’Atalanta di Gasperini pretende e pretenderà di più, è inevitabile. In cosa è invece già migliorato? Oltre alla pulizia delle giocate, come abbiamo visto prima, Retegui oggi è anche più coinvolto, oltre che più presente in area (l’anno scorso mediamente solo 3 tocchi in area a partita).

Più preciso, più letale, più dentro il gioco: il percorso di completamento di Retegui è già in fase avanzata, complice il fatto di giocare in una squadra che porta più uomini nella metà campo avversaria, che ama sviluppare il gioco sulle corsie esterne attraverso vere e proprie catene. Retegui può così andare ad occupare l’area e fare ciò che gli riesce meglio: segnare, in tutti i modi. Ha infatti messo insieme tre gol di testa, tre di destro e uno di sinistro. Tutti sono arrivati grazie a conclusioni scoccate dentro l’area di rigore: ecco spiegato perché, vedendo le posizioni medie, la zona prediletta da Mateo sia proprio la lunetta dell’area di rigore. Né è la prova la rete di passaggi che tesse l’Atalanta: Retegui gioca il pallone perlopiù all’indietro, a volte lateralmente, ma contro il Genoa, ad esempio, ha ricevuto ben 12 passaggi da Lookman.

La differenza tra lo scorso anno e la stagione appena iniziata legge proprio nelle posizioni occupate dai compagni nerzzurri, che lo “spingono” verso l’area, mentre a Genova spesso si abbassava sulla trequarti destra. Retegui si sta prendendo l’Atalanta, deve ancora prendersi la Nazionale, dove c’è un progetto più ampio e appena iniziato, un progetto che sta andando per gradi e che ora ha bisogno di crescere. Esattamente come Retegui: un potenziale non del tutto espresso. Da Wigan a Londra ci vuole un’ora soltanto. E la combo allenatore-Retegui può far prendere la superstrada.

fonte rivistaundici.com

By marcodalmen
21 commenti
prytz
12 Ottobre 2024 | 07.10

come si era incastrato Filippo Inzaghi tra Lentini e Morfeo, così lui tra Lookman e Charles .. come Pippo era il meno tecnico dei tre, ma il più efficace .. analogie 

Geremia
11 Ottobre 2024 | 13.15
A volte mi devo dare un pizzicotto sul braccio per sapere se sogno o son desto. La Dea ha in casa i due centravanti della Nazionale. ... e non solo.....    Mi confermate  anche voi che è vero? sembra ieri che si guardava la Under 21 per vedere "qualcuno" dell'Atalanta.....
SOTAONOTER
11 Ottobre 2024 | 13.00

Solo voi non avete ancora capito che giocano sempre sei attaccanti a partita e i titolari non esistono più.

Oiggaiv
11 Ottobre 2024 | 12.51

prima ci si fascia (giustamente)la testa per l'infortunio di Scamacca, poi in molti giù a spertonare e criticare la società perché il sostituto preso miracolosamente in 3 giorni non sarà mai come Scamacca, ora che Retegui sta facendo benissimo.......seghe mentali su chi giocherà al rientro di Gls, mi permetto...........e date retta a uno che 12 mesi fa in questi giorni era praticamente morto..........godetevi la cosa che oggi c'è, domani si vedrà. 

GODEMUS 

Mondo21
11 Ottobre 2024 | 12.25

Per me quando Scamacca rientrerà possono fare assieme più o meno quello che fanno Lautaro e Weha

nell'intertriste, con alternative eccellenti come CDK, LOOK, ZAN,SAMA,   Dio quanta abbondanza

Mondo21

In risposta a: Mondo21

11 Ottobre 2024 | 12.54

volevo dire Thuram non Weha

Fartur
11 Ottobre 2024 | 11.56

I contorsionisti sono coloro che sparano giudizi, spesso senza alcuna base logica, per poi prontamente ricredersi di fronte alla realtà, ben differente dalla strampalata valutazione.

Per fortuna in società, ci sono professionisti capaci ed attenti, che mettono a frutto le loro competenze e conoscenze.

Non sempre ci azzeccano, per svariati motivi, anche indipendenti da loro stessi, ma di sicuro fanno e chiacchierano poco.

TheMajor
11 Ottobre 2024 | 10.57
dove sono quelli del RATegui, vale un unghia di scamacca....adesso tutti sul carro
Kejo
11 Ottobre 2024 | 09.25

Un tormentone non si nega a nessuno 

Geremia
11 Ottobre 2024 | 09.01

Dall'Hockey sul prato all'OK sul campo il passo è breve......

DanieleM
11 Ottobre 2024 | 08.30

Quando hanno ufficializzato il suo acquisto ero molto molto perplesso e in fatti avevo inserito un commento negativo. Ora alla luce di come sta giocando e segnando mi sto ricredendo. 

bna75
11 Ottobre 2024 | 08.15

Al suo acquisto me lo immaginavo un trottolino d'area di rigore, augurandomi riuscisse a non far rimpiangere Scamacca. I gol sarebbero arrivati da Look o CDK. 

Ad oggi la domanda è:

senza snaturare il modulo, a parità di condizione fisica, giocherebbe Mateo o Gianluca? 

Ne vedremo delle belle 

Gustavsson

In risposta a: bna75

11 Ottobre 2024 | 09.10

Secondo me giocano entrambi, in una squadra ancor più offensiva, che dovrà rimodularsi (questo il problema) a metà campo e nelle varianti laterali.

Forse in quel momento sentiremo molto la necessità di giocatori adeguati sulle fasce, sempre più multiruolo.

romy67

In risposta a: Gustavsson

11 Ottobre 2024 | 09.21

Giocando entrambi vorrebbe dire escludere lookman, e anche  uno tra cdk e samardzic....

romy67

In risposta a: romy67

11 Ottobre 2024 | 09.23

....non facile la scelta, e vlhaovic praticamente sparirebbe dalla circolazione 

romy67

In risposta a: romy67

11 Ottobre 2024 | 09.26

...a cavoli dimenticavo pure zaniolo, che fine farebbe??😂😂😂

Kejo

In risposta a: romy67

11 Ottobre 2024 | 09.27

CDK 

Gustavsson

In risposta a: romy67

11 Ottobre 2024 | 12.42

Osservazione sensata. Ma penso che Lookman sia in rampa di lancio, Sama in definizione di ruolo e Zaniolo pure (ed è in prestito)...

Da vedere il tutto, d'accordo, salvo i saluti di uno dei due.

Kejo

In risposta a: bna75

11 Ottobre 2024 | 09.27

Saranno bei problemi poi chi giocherà di meno e vorrà più spazio saluterà e porterà dei petrodollari 

Ode2392

In risposta a: bna75

11 Ottobre 2024 | 10.10

Per me gioca Scamacca. Ha più estro e l'anno scorso ha imparato a fare il lavoro di sponda che a inizio anno non riusciva a fare. Retegui è più un rapace d'area il secondo gol con il Genoa e il gol di ieri ne sono una prova, mentre Scamacca è uno capace di crearti il gol dal nulla (la mezza rovesciata con la Fiorentina, il tiro da 30 metri con lo Sporting, il tacco di Empoli).

Poi rimane sempre il fatto che se non si fosse fatto male Scamacca non avremmo mai preso Retegui, ma avremmo cercato una punta magari un pò più stagionata ma con caratteristiche simili a quelle di Retegui.

Tony1907

In risposta a: Ode2392

11 Ottobre 2024 | 12.31

È ovvio che tenicamente Scamacca è meglio di Retegui, però mi pare che l'italo-argentino stia imparando a fare cose che all'inizio non faceva. Quando rientrerà Scamacca sarà un problema da risolvere (avercene di problemi così), anche se temo che prima che arrivi ad una forma accettabile Retegui potrà essere ancora utile.