Buona la prima per una Dea così raramente brutta da vedere, ma giustificata dalle numerose assenze che anche contro una squadra non così competitiva come il Torino ha dovuto sacrificare il proprio gioco e le proprie idee, agguantando in extremis tre punti che per come sono maturati varrebbero il doppio.

Neanche il più ottimista del mondo avrebbe mai pensato di replicare lo 0-7 di oltre un anno e mezzo fa, anzi, già il pareggio anche per lo stesso Gasperini sarebbe stato un risultato buono, per quel poco visto in campo.

Normale amministrazione per la Dea formato agosto-settembre, dove ogni anno è necessario ritrovare i soliti accordi e oliare tutti i meccanismi di questa macchina perfetta, ma che sembra andare a diesel, almeno all’inizio di ogni stagione.

Nulla di sorprendente quindi, ma questa volta la dea bendata non ci è stata avversa e nonostante i mille difetti tecnico-tattici visti durante i 90 minuti, alla fine grazie a quel cinismo tipico delle grandi squadre, siamo riusciti a sbancare l’Olimpico granata, con il bottino pieno.

Tante assenze sì, ma c’è ancora da lavorare per ritrovare lo smalto smarrito tra Europei, Copa America e vacanze.

Piccoli passi dunque, ma ben distesi, da fare e che guarda caso racchiude nel suo cognome Roberto da Sorisole, eroe di serata all’Olimpico, e che sta dimostrando di non essere una scommessa persa  del Gasp.

Piccoli miglioramenti che constateremo anche con il Bologna, dove il ritorno di Remo in mezzo al campo, di Toloi in difesa e un assetto tattico più preciso e collaudato dovrebbero ridarci quantomeno la controfigura dell’Atalanta, in attesa che tutti i pezzi tornino a combaciare e che la banda Gasp torni a fare passi da gigante in Italia e in Europa.

 

Albo