17/09/2021 | 21.00
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Lettera di un esperto sul rifacimento del campo dello stadio

E.L., che ringraziamo, ci ha scritto in merito al rifacimento del manto del campo del nostro stadio.
Spiegazioni esaustive, tecniche ma non troppo sulla tecnologia e metodologia utilizzate. E' persona del settore e conosce molto bene cio' che e' stato fatto.

Ecco cosa ci ha scritto

Se le partite di calcio internazionali si giocano ancora sull’erba naturale, il problema di avere campi sempre in ordine al massimo livello ha fatto nascere l’idea del prato “rinforzato”, sposando alcune qualità del sintetico con la naturalità dell’erba.
Il principio base – valido per tutti i sistemi attualmente proposti – è quello di offrire al calciatore un prato naturale che però sia “protetto”, a livello del colletto, da un tappeto, più o meno fitto, di fibre sintetiche.
Il sistema a filo cucito
Una prima distinzione fra le tipologie è tra i sistemi a filo cucito e quelli a supporto continuo.
Fa parte del primo tipo il GrassMaster (prod. Tarkett Sports), sistema già brevettato da Desso Sports e successivamente sviluppato da Tarkett dopo l’acquisizione del marchio. Con questo tipo di ibrido è stato realizzato nel 2012 il nuovo manto dello stadio di San Siro, a Milano, risolvendo l’annoso problema del prato naturale che richiedeva, fino ad allora, continue operazioni di rizollatura.



Mapei Stadium, manto ibrido a filo cucito (foto Filippo La Franca).

 



Macchina per la cucitura del filo (SIS Grass).



Sistema GrassMaster.

GrassMaster rinforza il campo in erba naturale inserendo verticalmente 20 milioni di fibre di polipropilene (PP) nel terreno. Le fibre di PP lunghe 20 centimetri vengono iniettate da macchine a controllo computerizzato, per una profondità di 18, con una distanza tra loro di circa 2 centimetri in ogni direzione. Le radici dell’erba si intrecciano con le fibre sintetiche estendendosi in profondità. Le fibre di PP emergono dalla superficie per soli 2 centimetri, mentre l’erba naturale viene regolata all’altezza voluta, costituendo così la superficie effettivamente calpestata dai giocatori. Con questo sistema, la percentuale di naturale è dell’80/90%. Va effettuata una rinnovazione annuale per la rimozione del feltro che si forma per il naturale deposito di biomassa vegetale.

L’inserimento delle fibre artificiali può essere effettuato prima della semina, dopo la semina o su zolle d’erba precoltivata. Va precisato che Tarkett ha sviluppato anche una soluzione di erba ibrida lay-n-play, su supporto anziché a filo cucito, denominata PlayMaster.

 

E.L.

 
By staff
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