Riflessione sulle convocazioni del nuovo gruppo nazionale U21
Riflessione sulle convocazioni del nuovo gruppo nazionale U21
Leggendo le convocazioni dei giocatori che saranno impegnati con la U21 nel nuovo biennio che porterà alla fase finale del 2019 in cui l’Italia giocherà in casa, ho trovato la solita nutrita rappresentanza della Dea.
Entrando poi nel dettaglio ho notato che dei nostri 3 giocatori, Orsolini, Vido e Mancini, nessuno proviene dalla nostra cantera ed uno, inoltre non è neppure nostro ma solo in prestito (Orsolini che avevamo comunque cercato di prendere).
Un caso ? Forse, il pensiero che mi è venuto è che possono capitare annate in cui la produzione di giovani talenti non è così florida, cosa peraltro già avvenuta in passato, a volte però erano presenti nostri giocatori in prestito a farsi le ossa altrove (per esempio l’inzio dello scorso biennio vedeva Caldara con la maglia del Cesena).
In queste convocazioni però non abbiamo nessun prestito ma confermiamo comunque una presenza nel giro della U21.
Cosa significa ? Ho provato a fare la breve riflessione che segue. La nostra squadra basa la sua sopravvivenza sulle plusvalenze per coprire le spese di gestione (negli anni passati si parlava di dover realizzare circa una dozzina di milioni di entrare di questo tipo per ogni esercizio), la dirigenza, avendo capito (rosa dei mondiali U20 appena trascorsi nei quali non avevamo nostri canterani) che la situazione era questa, ha pensato di fare investimenti in giovani “quasi pronti” sapendo anche di avere in casa un tecnico che i giovani li valorizza facendoli giocare.
Un cambiamento di rotta ? Non credo, secondo la situazione è come quella di un investitore che vuole differenziareil proprio patrimonio, non compra solo titoli sotto forma di obbligazioni azioni e fondi, ma tiene nel suo portafoglio di investimenti anche una parte mobiliare con case e/o locali commerciali. La situazione contingente (grandi plusvalenze) ha consentito questo tipo di approccio con l’acquisto di giovani di buona prospettiva ed il valore aggiunto di ridurre le plusvalenze e quindi le tasse da pagare.
Non capisco un tubo di finanza per cui potrebbe essere una supposizione campata per aria, voi che ne pensate ?

