Rivelazioni di una grande vittoria. By ReMo
Quella di Napoli e una vittoria scritta a lettere d’oro nell’album della storia atalantina, prima per il modo di conquistarla e poi per l’omologazione del percorso sino a qui effettuato e l’avvio di una certezza che deve continuare ad accompagnarci nel futuro.
Se l’assenza di personaggi di spessore pareva alleggerire il nostro impegno, sul campo ci siamo ritrovati una formazione carica al punto di volerci travolgere ed, in effetti, trovarci un vantaggio prima annullato e subito dopo bissato, ci ha fatto capire quali fossero le loro intenzioni.
E’ ben vero che nostri errori difensivi hanno spalancato la porta al loro successo, ma lo e altrettanto la consapevolezza dei nostri sulla necessita di rimediare non appena possibile e nella fattispecie, ai propri errori, possibilmente da subito.
In effetti i due lisci di Demiral e di Freuler sono stati rimediati al meglio e da loro stessi mediante una volonta ispirata da classe sopraffina.
Le reprimende del Gasp, inevitabili ad ogni defezione riscontrata sul campo, sono evidentemente state mandate a memoria dai ragazzi che sembrano gestirsi con autodisciplina ed iniziative senza pause. Tutti hanno sfoggiato il meglio dl proprio repertorio integrando e promuovendo iniziative infinite ed affascinanti. Un sogno seguire trame tanto appassionanti che ci hanno regalato tante indescrivibile emozioni, alternate ad inevitabili timori , ma concluse da una autentica apoteosi.
Nei momenti di avvicendamento delle sostituzioni ho notato il nuovo atteggiamento di Gian Piero nei confronti di tutti i suoi, che da poco accompagna, indistintamente, con un abbraccio od un buffetto grato e rassicurante. Un atteggiamento positivo e plausibile per gli interpreti virtuosi dei suoi canovacci calcistici, a conferma di una raggiunta unita d’intenti sempre piu serrata e sagace.
Un’altra positiva conferma viene dalle dichiarazioni post partita che sorprendono per il perfetto allineamento delle loro idee con i concetti espressi dal mister. Una traccia comune del pensiero che persegue le medesime soluzioni, con il personale contributo di tutti.
Quando si parla di scudetto, gli occhi dei nostri sorridono all’ipotesi di entusiasmo, ma dicono correttamente di guardare alle partite, una per una, ignorando fuorvianti fantasie. Lo hanno ribadito Zapata, Freuler, il Colonnello e via, via tutti coloro che sono invitati ad esprimere il loro parere.
Seppur di estrazioni nazionalistiche diverse, ognuno proclama in lingua italiana, il verbo sportivo del Gasp.
Lo stesso Gasp ha dichiarato che la nostra squadra, considerando il quartetto di testa, e la sola a non essere stata al comando della classifica ed e pertanto fuori luogo definirsi candidati al primato.
Il tutto senza precludere che, qualora si realizzi tale eventualita, avremo il diritto di ascriverci alla
candidatura, dichiarando che facciamo parte degli aspiranti al titolo.
Il privilegio di noi bergamaschi e tifosi e quello di avere una squadra davvero seria ed affidabile, a tutti i livelli e poterne vivere le gesta conforta le nostre vite, che ha peraltro sorretto nei momenti dei piu gravi disagi.
Forse per queste diverse congiunture della vita, il nostro rapporto sportivo si estende alla intera gamma dei sentimenti di noi tutti, per attenuare il negativo e dilatare il positivo.
Non mi pare di ravvisare pari situazioni in altri consorzi sportivi e questo e un primato di cui si deve essere fieri e custodi severi.
Il tempo galantuomo pare configurare per noi attese positive, che sapremo vivere nel modo giusto e giudizioso che contraddistingue gli abitanti della nostra terra bergamasca.
Abbiamo atteso per tantissimi anni, ma ora si prospetta davvero la possibilita che quel giorno arrivi: forza Atalanta !
Se l’assenza di personaggi di spessore pareva alleggerire il nostro impegno, sul campo ci siamo ritrovati una formazione carica al punto di volerci travolgere ed, in effetti, trovarci un vantaggio prima annullato e subito dopo bissato, ci ha fatto capire quali fossero le loro intenzioni.
E’ ben vero che nostri errori difensivi hanno spalancato la porta al loro successo, ma lo e altrettanto la consapevolezza dei nostri sulla necessita di rimediare non appena possibile e nella fattispecie, ai propri errori, possibilmente da subito.
In effetti i due lisci di Demiral e di Freuler sono stati rimediati al meglio e da loro stessi mediante una volonta ispirata da classe sopraffina.
Le reprimende del Gasp, inevitabili ad ogni defezione riscontrata sul campo, sono evidentemente state mandate a memoria dai ragazzi che sembrano gestirsi con autodisciplina ed iniziative senza pause. Tutti hanno sfoggiato il meglio dl proprio repertorio integrando e promuovendo iniziative infinite ed affascinanti. Un sogno seguire trame tanto appassionanti che ci hanno regalato tante indescrivibile emozioni, alternate ad inevitabili timori , ma concluse da una autentica apoteosi.
Nei momenti di avvicendamento delle sostituzioni ho notato il nuovo atteggiamento di Gian Piero nei confronti di tutti i suoi, che da poco accompagna, indistintamente, con un abbraccio od un buffetto grato e rassicurante. Un atteggiamento positivo e plausibile per gli interpreti virtuosi dei suoi canovacci calcistici, a conferma di una raggiunta unita d’intenti sempre piu serrata e sagace.
Un’altra positiva conferma viene dalle dichiarazioni post partita che sorprendono per il perfetto allineamento delle loro idee con i concetti espressi dal mister. Una traccia comune del pensiero che persegue le medesime soluzioni, con il personale contributo di tutti.
Quando si parla di scudetto, gli occhi dei nostri sorridono all’ipotesi di entusiasmo, ma dicono correttamente di guardare alle partite, una per una, ignorando fuorvianti fantasie. Lo hanno ribadito Zapata, Freuler, il Colonnello e via, via tutti coloro che sono invitati ad esprimere il loro parere.
Seppur di estrazioni nazionalistiche diverse, ognuno proclama in lingua italiana, il verbo sportivo del Gasp.
Lo stesso Gasp ha dichiarato che la nostra squadra, considerando il quartetto di testa, e la sola a non essere stata al comando della classifica ed e pertanto fuori luogo definirsi candidati al primato.
Il tutto senza precludere che, qualora si realizzi tale eventualita, avremo il diritto di ascriverci alla
candidatura, dichiarando che facciamo parte degli aspiranti al titolo.
Il privilegio di noi bergamaschi e tifosi e quello di avere una squadra davvero seria ed affidabile, a tutti i livelli e poterne vivere le gesta conforta le nostre vite, che ha peraltro sorretto nei momenti dei piu gravi disagi.
Forse per queste diverse congiunture della vita, il nostro rapporto sportivo si estende alla intera gamma dei sentimenti di noi tutti, per attenuare il negativo e dilatare il positivo.
Non mi pare di ravvisare pari situazioni in altri consorzi sportivi e questo e un primato di cui si deve essere fieri e custodi severi.
Il tempo galantuomo pare configurare per noi attese positive, che sapremo vivere nel modo giusto e giudizioso che contraddistingue gli abitanti della nostra terra bergamasca.
Abbiamo atteso per tantissimi anni, ma ora si prospetta davvero la possibilita che quel giorno arrivi: forza Atalanta !
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