Sabato sera la prova del nove?
Ora c'è l'esame con l'Inter di Antonio Conte
A sorprendere non è più il cambio di passo dal punto di vista tecnico maturato nelle ultime stagioni. A stupire, adesso, è il cambio di mentalità, rivelato tra le altre cose, dal telegramma di Gasperini su Kulusevski: "Qui non giocherebbe". Fa un certo effetto sentir dire che un giocatore appena venduto alla Juventus per oltre 40 milioni non giocehrebbe, ma spiega come l’Atalanta abbia ormai consolidato il suo nuovo status di grande squadra. Che c'entra fino a un certo punto coi trofei in bacheca.
Fa impressione vedere la Dea tra le corazzate d Europa, dove tornerà protagonista tra febbraio e marzo; scoprire che nessuno segnava così tanto in serie A da 60 anni; leggere che nella metà delle gare giocate (9 su 18) abbia realizzato almeno 3 gol (senza Zapata per 3 mesi).
Numeri, non opinioni. Ma un exploit del genere si spiega anche con la chimica straordinaria, in primis, tra allenatore e squadra, ma che abbraccia anche il resto della società, i tifosi, il nuovo stadio, la città che partecipa con un trasporto mai visto prima al Luna Park nerazzurro. Una formula magica che va bel oltre le qualità tecniche dei singoli e i discorsi tattici sul Liverpool italiano.
Sabato sera la prova del nove contro l'Inter a San Siro. O la resa dei conti, anzi con Conte. (skysport.it)