28/02/2019 | 18.50
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San Palomino, una questione di prospettive

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La partita di Firenze ci lascia negli occhi Federico Chiesa che ruba palla a Palomino, lento nell'impostare una palla che forse Pasalic doveva dare a qualcun altro, punta la porta e segna il gol che riporta in vita le speranze della Viola.

Un errore costoso, forse un po' ingenuo, sicuramente sfortunato. D'altronde giocare con una difesa altissima davanti al loro pressing incessante non può certo non comportare rischi e l'Atalanta dei rischi non ne ha mai paura. Ma il calcio è questione di prospettive, di punti di vista da cui si guardano le azioni e le circostanze.

E allora lasciatemi dire, sicuramente con un bel po' di voglia di provocare, che fra tutti Palomino è stato il giocatore più positivo di ieri. Perché se errare è umano, saper scegliere nel momento della difficoltà cosa è meglio per la propria squadra è sicuramente divino.

Poteva fargli un'entrata dal dietro cattiva e visto la figura da pollo che gli ha fatto fare Chiesa sicuramente l'avrà  pensato.

Poteva aggrapparsi alla maglia, strappargli una manica e quello in porta non ci sarebbe mai arrivato.

Poteva prendersi un rosso drammatico, di quelli che davvero cambiano le partite: lasciarci in dieci uomini contro una squadra tutta botte e contropiede all'andata e  senza difensori al ritorno (considerato che nemmeno Toloi sarà disponibile).

Ed invece, ha solo corso. C'ha provato sapendo che quel ragazzino obiettivamente parecchio antipatico che ha due missili al posto delle gambe non era in alcun modo raggiungibile.

Non è riuscito a rimediare, ha accettato l'errore, ha abbassato la testa e dopo l'abbraccio di Gomez è tornato al suo posto. 

Grazie José, se abbiamo la finale di Coppa Italia ancora alla nostra portata è solo grazie a te.

 

By Otis
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