Chiuso il 2018 con 61 punti, i nerazzurri puntano ancora in alto.

 L’Atalanta archivia un 2018 positivo. 61 punti conquistati nelle 38 giornate di campionato disputate tra il girone di ritorno dello scorso campionato, concluso con 33 punti e il settimo posto finale, e quello di andata appena archiviato, con 28 punti e l’ottavo posto.

Risultato soddisfacente, anche alla luce dell’andamento della Dea in questa prima metà della stagione, con un inizio complicato per via delle scorie accumulate con la rocambolesca eliminazione ai rigori nei preliminari di Europa League. La ‘sindrome di Copenaghen’ che ha frenato la squadra di Gasperini nei primi due mesi, con una classifica deficitaria da appena sei punti in nove giornate e il quart’ultimo posto in classifica.

La svolta da fine ottobre, con il recupero di un ritrovato Ilicic e il nuovo modulo con Gomez nel ruolo inedito di trequartista arretrato da quinto centrocampista, in una posizione tatticamente variabile passando a seconda delle fasi del gioco dal 3-5-2 al 3-4-3. La svolta tattica, per liberare spazi per un Duvan Zapata partito al rallentatore, con una condizione fisica non ottimale che lo penalizzava in termini di rendimento.

Dalla trasferta sul campo del Chievo a quella conclusiva sul campo del Sassuolo, due mesi in cui l’Atalanta ha segnato 30 gol, 10 con Zapata e 6 con Ilicic, infilando il turbo con 22 punti risalendo dal 17esimo all’ottavo posto.

Un recupero propiziato dall’esplosione di Zapata, incontenibile con nove gol nelle ultime sei giornate, ma anche dalla crescita di Gomez, cerniera tra il centrocampo e l’attacco, che sabato a Reggio Emilia ha incantato con un rete stupenda, una traversa e un assist per Ilicic, tornando sui livelli strepitosi di due anni fa.

“Il Papu è imprescindibile, è un punto di riferimento per i compagni, ha la qualità e la personalità per coprire anche questo ruolo”, ha spiegato Gasperini, elogiando il suo capitano. Sempre più leader di un’Atalanta tornata a guardare all’Europa.

fonte bergamosera.com