23/08/2017 | 04.48
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Sara' il regno di Martino -II- o solo una minestra riscaldata?

Ha ri-esordito domenica. Un quarto d'ora di una partita importante in un momento fondamentale. E' iniziato il DeRoon II.

In mezzo la sua esperienza in Inghilterra con luci ed ombre che un articolo approfondito di gazettelive.co.uk prova ad esaminare

NOSTRA TRADUZIONE
Ringraziamo Pippo per la segnalazione


Marten de Roon: I tifosi inglesi restano divisi riguardo al giocatore ma lui lascia a testa alta. Il tempo dell'olandese a Middlesbrough è durato solo un anno e qualche dubbio riguardo alle sue prestazioni in campo resta ancora da sciogliere. Lo scrive Jonathan Taylor su gazettelive.co.uk


COME SARA' RICORDATO AL BORO?

E' arrivato in Inghilterra da leader della classifica dei tackles della serie A ma nella Premier non ha confermato del tutto questa sua caratteristica. Il suo stile combattivo gli ha guadagnato il nome di "Diga" o "Frangiflutti" in serie A eppure uno dei suoi punti deboli del suo passaggio in Inghilterra è stato proprio la disciplina difensiva.

E' stato definito "fenomenale" da Jose Mourinho da una parte e bollato di avere piedi scarsi dall'ex CT della Nazionale olandese Danny Blind dall'altra.

L'Atalanta ha mosso mari e monti per riaverlo a Bergamo ma la sua partenza non ha spinto nessuno a strapparsi i capelli a Middlesbrough.

E diversi tra i tifosi inglesi che pure non si sono persi nemmeno un attimo dei suoi 13 mesi in rosso restano lontani dal fornire una risposta a una semplice domanda

"Marten de Roon: Cosa è esattamente?"

Una cosa non puo' essere messa in dubbio : la sua dedizione. Le lacrime di angoscia susseguenti all'infortunio al tendine al ginocchio in occasione del suo debutto al Boro contro lo Stoke nell'agosto 2016 parlarono gia' da sole.

Questo e' un giocatore che vuole riuscire ad affermarsi, che non esita a gettarsi nel fango per farlo e nemmeno con la maglia del Boro ha mai smesso un attimo nel suo intento.

E' un ragazzo autentico, genuino, rispettoso e specchiato, è il critico piu' acceso di se stesso. Si e' reso conto di non essere al meglio nel campionato scorso, cosi' ha provato ad autoimporsi in un ruolo leggermente diverso dal suo.

E' arrivato come centrocampista difensivo ma gli fu chiesto di proporsi un po' di piu' in avanti. Lo ha fatto senza problemi con risultati alterni, forse, ma con grande volonta' di sacrificare le sue esigenze per il bene della squadra.

La sua adattabilita' e il suo non creare problemi a tutti i costi lo ha fatto apprezzare tra i tifosi del Boro. L'onestà e il duro lavoro possono farti far carriera in un mondo del calcio più che mai dominato da palloni gonfiati in campo e mercenari dentro e fuori.

De Roon non puo' certamente essere accusato di niente di questo. Nonostante cio' nel corso della sua carriera le opinioni su di lui rimangono divergenti.

In una recente intervista Mark van Rijswijk, un esperto olandese di calcio ha detto chiaramente che, nonostante i progressi prima allo Sparta Rotterdam, poi all' Heerenveen e piu' tardi ancora all' Atalanta, "in Olanda il giocatore non e' mai stato visto come uno dei principali talenti del nostro calcio. Un buon giocatore, dal grande impegno e dalla grande affidabilita' ma certamente non uno che puo' fare la differenza"

Cio' nonostante è stato un giocatore che, anche se non si era particolarmente distinto nell' Eredivisie è stato uno dei migliori dell'Atalanta nella serie A italiana 2015 - 2016

"E' diventato veramente un gran giocatore. Qualcuno che ti accorgi quanto manca solo quando se n'è andato. Un tipo di giocatore che viene spesso riconosciuto un grande solo troppo tardi"

Questo è piu' o meno quello che lo stesso de Roon ha detto in occasione della firma per il Boro l'estate scorsa : "Non sono un tipo che balza subito all'occhio ma posso dire che corro molto e creo parecchio spazio per altri giocatori oltre a recuperare palloni", disse all'epoca. "Dò sempre il 100% aggiunse"

Nell'anno inglese ha poi dato seguito alle sue parole ma poi nel giorno della retrocessione del Boro a Liverpool il 21 maggio era chiaro che il tempo di DeRoon ai rossi del Teeside era finito.

Il suo sorriso scomparve nel corso della stagione insieme al suo entusiamo in campo. Un anno nella B inglese era chiaro che non era nella sua lista dei desideri.

Talvolta è meglio per tutte le parti in causa salutarsi e lasciarsi in amicizia. Questo e' probabilmente stato il caso con DeRoon. "Grazie di tutto, hai dato l'anima in campo e finita li'"

DeRoon è stato giudicato fenomenale da Mourinho. Quindi, alla fine, quanto lo e' stato?

La sua rete contro il Manchester City, di rimpallo da un corner sara' difficilmente dimenticata dai tifosi del Boro. Cosi' come la partita del ritorno con il Sunderland e quel sorriso a cancellare l'infortunio dell'andata

Quindi non c'è dubbio che ha lasciato l'Inghilterra lasciando buoni ricordi. Al Boro non ha creato problemi anche dopo esser stato messo fuori ruolo, ha abbracciato la vita in un nuovo paese e si e' fatto ben volere da tutti

Non e' colpa sua la retrocessione del Boro. Anzi, se l'intera squadra avesse avuto la sua testa, il suo credo e la volonta' di applicarsi non sarebbe retrocessa di sicuro

Ugualmente DeRoon sarebbe il primo ad ammettere che il suo contributo non e' stato cosi' grande come sperava essere. Il tempo è un lusso che il Boro non poteva permettersi e Marten, come molti stranieri prima di lui, forse ne avrebbe avuto bisogno di piu'

Torna all'Atalanta a testa alta e senza dubbio con l'ambizione di mettersi ancora alla prova. Fine di un un capitolo ed inizio di un altro

Forse un giorno tornera' nella Premiership, chissa'. E se e quando questo succedera' crediamo e speriamo che sappia rispondere alla nostra domanda iniziale

By staff
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