Saudade ao contrario. CIAO RAFA!
(grafica Atalanta BC)
E' la fine di un’era. No, non stiamo salutando il Gasp oggi. Ma Bergamo saluta comunque uno dei suoi simboli più amati: Rafael Toloi.
Difensore brasiliano naturalizzato italiano, Toloi approdò all’Atalanta nel 2015, proveniente dal San Paolo, e da allora ha scritto pagine fondamentali nella storia recente della nostra squadra.
Classe 1990, Toloi è stato un pilastro della difesa nerazzurra per quasi un decennio, distinguendosi per la sua versatilità tattica, intelligenza calcistica e capacità di impostare il gioco da dietro.
Difensore moderno, spesso impiegato come braccetto destro nella difesa a tre, univa grinta e tecnica in un mix raro e prezioso.
Sempre affidabile in marcatura, ma anche pronto a proporsi in avanti, ha saputo interpretare al meglio le richieste del calcio propositivo di Gian Piero Gasperini, diventando un punto di riferimento tecnico e morale per la squadra.
Ma Toloi non è stato solo un grande giocatore: è stato ed è molto di piu', soprattutto un uomo che ha saputo entrare nel cuore della gente.
La sua dedizione, la leadership silenziosa, il rispetto per la maglia e per la città lo hanno reso ben più di un capitano: un bergamasco adottivo, profondamente integrato nell’ambiente atalantino e amato dalla tifoseria per il suo modo genuino e leale di vivere il calcio.
Durante i momenti più bui della pandemia di COVID-19, Toloi ha espresso la sua vicinanza alla città di Bergamo, profondamente colpita dall'emergenza sanitaria. In un'intervista, ha dichiarato: "Stiamo vivendo un momento molto difficile qui, ci sono molti casi di Coronavirus in Lombardia e a Bergamo, è tutto fermo" . Le sue parole hanno mostrato una profonda empatia e un legame sincero con la comunità bergamasca.
Si e' commosso piu' volte per noi e noi per lui. E' diventato un bergamasco vero e da bergamasco vero lo saluteremo domani alla sua ultima passarella davanti agli spalti del Gewiss che lui ha visto nascere essendo arrivato all'Atalanta quando aveva di fronte ancora i vecchi gradoni di cemento dell'impianto quasi centenario.
Nel tempo, è diventato uno degli emblemi della crescita esponenziale dell’Atalanta, partecipando a storiche cavalcate europee e conquistando anche l’Europeo con la Nazionale Italiana nel 2021. L'escalation l'ha vissuta tutta perche' è arrivato prima del Gasp e ora in squadra resteranno in pochissimi ad esserci gia' stati 10 anni fa, per dire Deroon e parzialmente Djimsiti
Oggi, nel momento del suo saluto, resta l’immagine di un professionista esemplare e di un uomo che ha dato tutto per i colori nerazzurri. Al momento sappiamo che se ne tornera' in Brasile.
Oggi la societa' l'ha degnamente festeggiato, chissa' che anche lo stadio gli riserbi qualcosa di speciale.
Abbiamo gia' nostalgia di te Rafa, quella saudade tipica dei brasiliani per casa. Anche se tu sei un brasiliano atipico, cosi' discreto, professionale e "sgobbone" come il tuo leggendario connazionale Evair
Tu per noi sei stato il capitano di tante battaglie, Bergamo non ti dimentichera' mai e spera di rivederti.
Ciao Rafa e grazie di tutto!
