08/09/2023 | 07.27
99

Scanner del volto: così la Serie A rivoluziona l'accesso allo stadio



Il progetto parte dalla Lega che vuole combattere il razzismo e qualsiasi comportamento non consono da parte dei tifosi, che verrebbero così immediatamente individuati.

Nei giorni scorsi la Lega Serie A ha organizzato il convegno “Calcio Social Responsibility – strategia 2030”, occasione per discutere del futuro del calcio italiano, e non solo, a proposito dell’impatto che questo ha sull’ambiente e a livello sociale, andando a combattere quei comportamenti negativi con particolare attenzione alla protezione dei diritti umani.

Proprio su quest’ultimo punto, l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, dal palco della Fondazione Feltrinelli dove si è svolto l’evento, ha dichiarato: «Per combattere il razzismo e la violenza si è fatto e si fa molto, ma per raggiungere la vera individuabilità dei responsabili serve il riconoscimento facciale per chi accede agli impianti». Ora, la Serie A sembra muoversi seriamente in questa direzione.

Come riporta La Repubblica, è al vaglio della Lega, con un approfondimento atteso già nei prossimi mesi che sarà sottoposto anche al governo, un progetto che prevede di proporre la firma di una liberatoria a chi acquista un titolo di accesso allo stadio, che sia un biglietto o un abbonamento, per l’utilizzo dei propri dati biometrici, limitatamente agli usi necessari, che possono andare dall’apertura dei tornelli, esattamente come succede con l’attivazione delle app sul telefono, fino all’individuazione certa e veloce di violenti e razzisti.

L’opportunità di utilizzare i dati biometrici per l’accesso agli impianti sportivi, come già avviene negli aeroporti, è dibattuta dal 2018, quando le due squadre di baseball di New York, gli Yankees e i Mets, hanno introdotto un sistema simile prima solo per giocatori e staff poi, dal 2021 anche per i tifosi. Finora in Italia l’ipotesi di rilevare e utilizzare l’immagine digitalizzata del volto negli stadi si è arenata di fronte a due

Il primo, legato alla privacy e alle norme che la regolano. La seconda, di ordine pubblico. Le forze di polizia segnalano che l’identificazione immediata potrebbe, da un lato esacerbare gli animi dei tifosi, e dall’altra costringere il personale di sicurezza a un super lavoro durante le partite. I vertici della Serie A sono però fiduciosi del fatto che queste complessità si possano superare, in nome dei vantaggio che il sistema porterebbe.

fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen
99 commenti