Scontro FIGC-Serie A, tempi stretti: Gravina e Casini cercano l’intesa
Domani Gravina cercherà di mettere tutti d’accordo sulla nuova rimodulazione dei pesi della Serie A sia in fase di percentuali elettorali, sia in consiglio federale.
Tutte le componenti federali attorno allo stesso tavolo. Accadrà domani, nella sede della FIGC di via Allegri. Lorenzo Casini (Serie A), Mauro Balata (Serie B), Matteo Marani (Lega Pro), Giancarlo Abete (Lnd), Umberto Calcagno (atleti), Renzo Ulivieri (allenatori) e Carlo Pacifici (arbitri) verranno accolti dal presidente Gabriele Gravina che cercherà di mettere tutti d’accordo sulla nuova rimodulazione dei pesi della Serie A sia in fase di percentuali elettorali, sia in consiglio federale.
“Arbitro” della partita il ministro dello Sport Andrea Abodi. La tensione – scrive La Gazzetta dello Sport – è salita a mille dopo la delibera con cui il Consiglio Federale lunedì scorso ha confermato i pesi tra le varie componenti per l’elezione del prossimo presidente, in programma il 4 novembre. Delibera che è passata senza il sì delle leghe di A e di B e che ha quindi scatenato la reazione dei club del massimo campionato che venerdì all’unanimità hanno impugnato tale delibera col ricorso al Tribunale Federale che verrà presentato domani, data ultima.
Ricorso che può essere ritirato, ma trovare un accordo globale non è facile, mentre il decreto legge Sport e Scuola (quello dell’emendamento Mulè) nei prossimi giorni verrà votato al Senato, dopo aver già ottenuto il lasciapassare alla Camera. Gravina nell’ultima settimana ha incontrato e sentito un po’ tutti, compreso Casini. A cui ha già proposto un aumento del peso elettorale dal 12% al 20% con un passaggio dei consiglieri da 3 a 5 con una delibera da approvare in consiglio il 29 luglio.
Un 8% che verrebbe sottratto alla Lega Pro (oggi al 17%), “attaccata” con la motivazione del calo delle società. «Avevano il 17% quando ne erano 90, non possono avere la stessa percentuale ora che sono scesi a 57», il ragionamento portato avanti. Ma per la Serie A l’offerta di Gravina sarebbe ancora lontana dalle richieste. L’obiettivo di Casini è far arrivare le componenti professionistiche al 50%, con il 35% per la Serie A.
Bisognerebbe sottrarre chiaramente qualcosa alla Lnd (che pesa al 34%) e prendersi anche il 2% attualmente detenuto dagli arbitri. In questo caso, si tratterebbe di un cambiamento di statuto che presuppone una votazione in un’assemblea straordinaria. I tempi sono abbastanza stretti, si deve chiudere entro il 4 settembre, 60 giorni prima dell’assemblea elettiva.
Alla Serie A non basterebbe nemmeno passare da 3 a 5 consiglieri (sottraendoli alla Lega Pro), perché poi le componenti pro’ resterebbero sempre in minoranza (7 su 20 membri). E non va dimenticato che il vero argomento chiave, per i club, è il “diritto di intesa”, quello che concede ai club di avere una sorta di veto su ogni decisione della Federcalcio che riguardi la Serie calcioefinanza.it
By marcodalmen