La stagione del settore giovanile nerazzurro si è chiusa con una grande soddisfazione: la conquista del primo storico titolo italiano U16. “È un successo da condividere con la proprietà, con tutte le persone che lavorano quotidianamente nel vivaio e hanno contribuito alla formazione di questi ragazzi, e con i tifosi che ci hanno dato un sostegno importante” ha spiegato il Responsabile del Settore Giovanile Roberto Samaden che al suo primo anno all’Atalanta può già festeggiare uno scudetto. “Questo successo mi fa particolarmente piacere perché è arrivato da un gruppo formato nella quasi totalità da giocatori lombardi, molti dei quali di Bergamo e provincia: per noi deve essere l’esempio da seguire. Il segreto è stato lavorare fin dal primo giorno non pensando al risultato finale, ma alla crescita dei calciatori, che resta il primo vero obiettivo di un settore giovanile. Questo deve essere lo spirito e mi è piaciuto sentirlo ribadire, anche a caldo dopo la partita, da mister Gambirasio che con il suo staff ha fatto un lavoro eccezionale. E mi piace pensare che al fischio finale anche Mino Favini da lassù avrà gioito con noi”.
Anche Giancarlo Finardi, Vice Responsabile del Settore Giovanile, esprime tutta la sua soddisfazione soprattutto per come è stato conseguito questo splendido risultato: “È stata una vittoria meritata dopo una bella serie di partite giocate sempre in modo propositivo. Negli spogliatoi mi sono complimentato con tutta la squadra e ho ringraziato i ragazzi, soprattutto chi magari ha giocato meno in questo finale, perché ho visto tutti sempre partecipi. Anche a fine partita, è stato bello vedere chi era rimasto in panchina o in tribuna entrare in campo per festeggiare tutti insieme. Mister Gambirasio è stato bravo durante la stagione a dare spazio un po’ a tutti. Ha fatto un lavoro importante e si è visto anche nella capacità mostrata più volte dalla squadra di saper reagire quando si è trovata in svantaggio”.
Grande gioia anche per Alex Pinardi, Responsabile Tecnico dell’Attività Agonistica delle squadre giovanili, al suo primo anno da dirigente nel vivaio nerazzurro: “È stata sicuramente una bella soddisfazione per tutti. L’aspetto più importante è che la squadra ha ottenuto questo risultato crescendo nel tempo, in maniera uniforme. Si è partiti con degli alti e bassi, ma quando si cambia metodologia e modo di lavorare, è anche normale dover fare degli step. Tutti i ragazzi hanno avuto una buona crescita, ma la cosa importante è che hanno ancora grossi margini di miglioramento. La speranza è che qualcuno possa raggiungere grandi traguardi e sia un domani pronto per la prima squadra: questo del resto è lo scopo principale del settore giovanile. È stato bravo il mister con il suo staff a creare questa unione di intenti: questa crescita la ottieni perché tutti stanno cercando di fare il massimo delle loro possibilità. Ci tengo a ringraziare tutti per la disponibilità, è stata sicuramente una buona annata, ma l’obiettivo è quello di migliorarsi sempre”.
via atalanta.it
By Paglia
…e contemporaneamente papà Inacio decide di portare via suo figlio dall’Atalanta e portarlo al Dortmund…
Ha scelto papà, il figlio doveva andare all’Atletico Madrid. Ha scelto i soldi
E’da tempo che noi tifosi delle giovanili ci chiediamo perché non tornare sui campi della nostra Provincia a scovare buoni elementi per squadre della nostra Dea.Esempio lampante il centrocampista Araboni,prelevato dalla Virtus e subito integrato alla grande nell’11 titolare.Solo noi allenatori e dirigenti delle squadre provinciali,vediamo ottimi elementi che potrebbero servire alle giovanili Atalantine?Osservatori della Dea,tornate sui nostri campi.👋🏻🇪🇪