16/07/2020 | 15.00
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Senza preconcetti o preclusioni by Renato



Stante il fatto che questo sito ospita tifosi e supporters atalantini, leggere certi giudizi, decisamente sul tranciante, a proposito di nostri calciatori, mi ha richiamato l'adagio : Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io.

Premetto di essere d'accordo sul fatto che Caldara, stia inanellando prestazioni carenti e ben lontane dal vecchio standard che tutti noi gli riconosciamo. Quello che è capitato a Mattia lo sappiamo tutti : dopo parentesi di gioco egregie, che lo hanno imposto alla candidatura nazionale, è stato richiesto, su prenotazione, dalla squadra bianconera. Arrivato il momento, per manovre aggrovigliate, è finito a Milano, che è diventata il limbo dei suoi sogni e tomba delle sue attese.

Un bel contraccolpo che ne ha minato fiducia e certezza in se stesso, relegandolo ai margini esterni di una squadra già di per se stessa, men che brillante. Il ripescaggio atalantino lo ha riportato a casa ed alla speranza, seppur il ritorno al suo top sia ancora una prospettiva.

Giuste le critiche sul suo rendimento, ma proprio noi che lo abbiamo visto svettare, non possiamo negargli quantomeno la fiducia di un recupero, pur al netto dei giusti parametri che dovrà recuperare. Mi torna in mente, a questo riguardo, ben consapevole della grandezza del nostro Gasp, la toppa che gli occorse a Milano, ove venne a trovarsi pressochè in completa avversione con i titolati componenti della squadra, che se ne vollero sbarazzare, oltre al rischio che corse da noi dopo un avvio sgangherato, sfiorando il commiato.

Ora è divenuto più che doverosamente, il nostro idolo, ma non dobbiamo dimenticare che ogni componente umana, può raggiungere il successo e sfiorare successivamente l'insuccesso. In questo momento la nostra squadra sta volando altissima, tra lodi e consensi, impegnamoci a mantenere il nostro supporto anche e soprattutto quando i venti potessero soffiare a sfavore.

In quei momenti si collauderà il vero sostegno che non si può confondere con l'opportunismo o la convenienza. Certo l'amore per la squadra ha un tipo di valenza superiore a quello del singolo calciatore, destinato a passare contro un attaccamento da mantenere, ma non con questo riveste un'importanza minore. Giusta e benvenuta un critica che rispetta il reale andamento delle cose, ma facciamo in maniera che mantenga lo spirito della fiducia e del sostegno, fino alla fine.

Come nella vita, le selezioni e le scelte viaggiano da sole, in automatico, ma un tifoso ha il compito di promuovere positività, senza preconcetti o preclusioni.

 
By sigo
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