Seriamente a rischio il mondiale per clubs. La "cacchina" pestata dalla FIFA
La continua fame di denaro della FIFA nel suo continuamente stravolgere le competizioni internazionali per mungere al meglio la gallina delle uova d'oro rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol
Tante incertezze ancora per il Mondiale per Club che fanno preoccupare le squadre che si sono qualificate alla competizione. Inter e Juve tra i club preoccupati per quanto sta accadendo.
"Di certo per ora ci sono solo le date: 15 giugno-13 luglio 2025. Mancano le sedi, mancano ancora due squadre, ma soprattutto mancano i soldi. Il nuovo Mondiale per Club, gonfiato con il passaggio da 8 a 32 squadre, è un progetto che alla Fifa sta molto a cuore, ma che oggi è ancora senza fondamenta, e visto che alla sua nascita mancano meno di nove mesi dire che il parto è a rischio è legittimo. Tanto che Inter e Juve, le due concorrenti italiane, più le altre big sono già in stato d’allerta", scrive La Gazzetta dello Sport.
L’altro ieri sono scaduti i termini per presentare i “bid” per i diritti televisivi in mezzo mondo, le Americhe, l’Asia, il territorio Mena, Medio Oriente e Nordafrica. Non si è fatto vivo nessuno. In dicembre è in programma il sorteggio, e il rischio di arrivarci come un re nudo per Gianni Infantino è alto, e infatti il presidente della Fifa si è mosso in prima persona organizzando un’unità di crisi e convocando le televisioni del mondo. Che il nuovo torneo dei padroni del calcio mondiale finisca per non disputarsi è una figuraccia che a Zurigo non vogliono nemmeno prendere in considerazione. Dalla Fifa si muovono senza sosta sulla cartina del mondo, con l’occhio che si sofferma speranzoso dalle parti di Riad. L’Arabia Saudita organizzerà il Mondiale del 2034 per le nazionali, a Zurigo sperano che possano mostrare interesse anche per la versione per club. Tutto da dimostrare.
Si è pensato agli Usa ed è stata divulgata una prima lista di stadi, ma dopo un lungo silenzio negli ultimi giorni ne è entrata in circolazione un’altra, completamente diversa. Siccome in ballo ci sono distanze e fusi orari, è difficile andare da un broadcaster a chiedergli tanti soldi per un torneo che non ha ancora nemmeno gli impianti. Infatti il tema dei diritti tv è diventato un dramma. La Fifa aveva messo in conto di ricavare 4 miliardi di dollari, il doppio dei 2 miliardi di spese previsti nel budget iniziale. La Apple si è seduta a trattare sulla base di un miliardo e le parti non si sono messe d’accordo. Senza tv (e senza sedi) è difficile attirare sponsor, che cercano visibilità. A oggi alla Fifa non hanno niente in mano, e come detto il tempo stringe".
(internews.it)