13/05/2023 | 07.27
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Serie A da aprile a ottobre e nuove coppe europee: la ricetta di De Laurentiis. Cosa ne pensi?




Il patron del Napoli ha diverse idee per rivoluzionare il mondo del pallone. Dai periodi dell’anno in cui giocare alle competizioni europee per club.






Un campionato nazionale da aprile a ottobre; la riforma della legge Melandri per aiutare i club a cogliere le opportunità del mercato; una competizione annuale europea fra le sei migliori squadre di ogni Paese. E gli stadi come “luoghi dove far venire le famiglie”, polmoni di vita collettiva. Sono solo alcune delle idee del patron del Napoli Aurelio De Laurentiis per rivoluzionare il mondo del pallone.

«Il calcio è il gioco più antico del mondo, talmente antico che pensare che debba rimanere così com’è è sbagliato», ha esordito in una lunga intervista rilasciata a La Repubblica. «Innanzitutto noi abbiamo un grandissimo problema con gli stadi: tranne qualche rara eccezione, sono obsoleti, la partita si vede male, c’è la pista d’atletica, come a Napoli o a Roma. Io allo stadio celebrerei i matrimoni e le prime comunioni. Magari la Chiesa si potrebbe inquietare, ma basterebbe montare un altare benedetto, noi lo abbiamo fatto in ritiro a Dimaro: quante volte è venuto il cardinale Sepe a officiare la messa e nessuno si è mai scandalizzato?».

«E poi abbiamo lo stadio virtuale: dobbiamo riuscire a riconquistare i giovani. E contrastare la pirateria, che ci ha ucciso: in otto anni ci ha portato dai 4 milioni e 300 mila abbonati che avevamo a un milione e 900 mila" ha aggiunto.

La Serie A in campo durante l’estate


Sui campionati nazionali – Serie A compresa – De Laurentiis ha un’idea: «Perché giocare d’inverno con la neve, la pioggia, la grandine? Non potremmo cominciare in tutta Europa il 1° aprile? Non è un pesce d’aprile, ma una necessità. In 7 mesi fino a ottobre si potrebbero disputare campionati nazionali e Coppe europee. Da novembre a marzo restano 5 mesi per far riposare i signori calciatori, andare in ritiro, giocare con le nazionali».

«UEFA e FIFA sono assenti per egocentrismo ed egoismo. Per loro esistono solo le votazioni per essere riconfermati, ma non si pongono questi problemi. Alla finale di Champions a Parigi un anno fa c’è gente che ha rischiato di morire, bambini che urlavano, mamme spaventate: così non si fa un assist al calcio, anzi lo si mortifica. FIFA e UEFA operano in posizione dominante e nessuno dice loro nulla. Dovrebbero sedersi al tavolo con noi ed essere rispettose dei nostri campionati, che per i tifosi vengono prima delle Coppe europee e delle nazionali. Ho calciatori che vanno e vengono dal Sudamerica o dall’Asia in 48 ore e poi devono giocare da noi il giorno dopo: follia», ha aggiunto.

Sulla Legge Melandri, De Laurentiis dice che «ha fatto dei guai inimmaginabili. Nel cinema ci ha massacrato. Nel calcio ha fatto una legge che strozza: per questo grandi società come InterJuventusMilanRoma non ce la fanno con i bilanci. Chiedo alla premier Giorgia Meloni, poiché ci sono 28 milioni di elettori appassionati di calcio, di sedersi con noi cinque minuti e di liberalizzare il modello per poter ottenere un fatturato che renda tutti felici e competitivi, senza debiti».

Due nuovi tornei europei per club


L’altra sua idea è quella di una competizione europea con le migliori squadre di ogni campionato. «Avevo detto che bisognerebbe portare sul tavolo 10 miliardi, non i 4-5 che la UEFA si appresta a garantire dal prossimo ciclo. Ho proposto due campionati europei. Uno per 25 federazioni minori che non possono permettersi gli investimenti dei Paesi più importanti. E uno con le prime sei squadre dei cinque grandi campionati, che dunque cambierebbero ogni anno, con partite secche, escludendo i confronti fra squadre dello stesso Paese. Tutto il mondo le guarderebbe».

fonte calcioefinanza.it









By marcodalmen
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