22/07/2024 | 09.09
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Serie A, problema prestiti: 161 calciatori in uscita e ritardo sulle norme FIFA



Sono tanti i calciatori in cerca di sistemazione. E la FIGC non ha ancora adeguato le proprie norme rispetto a quelle della FIFA sul tetto ai prestiti.


Sono 161 gli “esodati” della Serie A, calciatori che una squadra ce l’hanno, ma che non è quella in cui giocheranno nella prossima stagione. Un esercito che potrebbe valere quanto l’organico di cinque squadre. Ragazzi che hanno passato la scorsa stagione in prestito e, tornati alla casa madre, sanno già di doversi guardare intorno.

L’elenco è ricco e va da Origi (Milan) a Correa (Inter), passando per Soulé (Juventus) e Shomurodov (Roma), ma anche Basic (Lazio), Amrabat (Fiorentina) e chi più ne ha, più ne metta. Ma questa – come spiegato da La Repubblica – è la superficie “nobile” di un problema sommerso. La stragrande maggioranza di quei 161 infatti sono giovani, o ex giovani, destinati alla periferia del calcio professionistico, se non oltre.



Serie A norme FIFA prestiti – Il ritardo della FIGC


Nomi dal valore di mercato decisamente basso e che al grande pubblico non dicono molto. È per evitare queste situazioni che la FIFA, anni fa, era intervenuta con un regolamento sui prestiti che ha la finalità di ridurre il numero dei professionisti per contratto che però non diventeranno mai calciatori. Aveva disposto una riduzione graduale dei prestiti verso l’estero: per la stagione scorsa erano un massimo di 7, da questa non si potranno prestare più di 6 giocatori.

Ma come mai i club di Serie A superano tutti la doppia cifra? Perché il limite fino a ieri non valeva per gli Under 21 formati nel club. Non solo: la regola non riguarda i trasferimenti interni. La FIFA tre anni fa aveva chiesto alle federazioni di adeguare il regolamento anche per i trasferimenti nazionali. La Federcalcio non lo ha fatto: ha tempo fino al 1° luglio 2025, ma potrebbe anche scegliere di fissare il limite a un numero più alto.

Intanto, i professionisti aumentano, perché ogni anno i settori giovanili della Serie A espellono scuderie di calciatori troppo vecchi per giocare la Primavera ma troppo acerbi per la Serie A. Così, iniziano a girare in prestito, blindati con contratti professionistici. Fino a quando il contratto non scade e la giostra si ferma.

Resta l’opzione delle seconde squadre – da quest’anno a Juve e Atalanta si aggiunge il Milan Under 23 – che giocano la Serie C. Ma il progetto non decolla anche perché allestire un organico costa e non ti libera dall’obbligo di avere una squadra Primavera, doppiando quindi la spesa. Così gli esodati si moltiplicano di anno in anno. E sommandosi agli acquisti sbagliati, compongono la carica dei 161.

fonte calcioefinanza.it


 
By marcodalmen
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