Sgravi fiscali a rischio e Agenzie delle Entrate contro i club: la lista dei giocatori
C'è aria di bufera nel calcio, stavolta non a causa di risultati sportivi. Bensì per una questione di tassazione e monetaria. Perché manca il Decreto Attuativo - che potrebbe essere stabilito tramite un DPCM dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - per fare sì che il decreto crescita del 2019 possa essere utilizzato per i pagamenti del 2020.
SGRAVI FISCALI - L'idea era quella di permettere alle aziende, non solo calcistiche, di offrire salari competitivi a personalità che provengono dall'estero, abbassando di molto l'aliquota fiscale, soprattutto per contratti pluriennali. Così l'imponibile era abbassato del 50% nel calcio (si poteva arrivare fino al 70%), con gli obblighi per le tasse sul lavoro sarebbero stati molto inferiori. Grazie a questo escamotage molti club hanno acquistato giocatori di alto livello con stipendi solitamente fuori dalla portata.
CIRCOLARE - Ieri l'Agenzia delle Entrate ha spedito ai club un documento interpretativo che priva la possibilità alle società sportive di utilizzare gli sgravi fiscali previsti dal decreto crescita. Così l'Agenzia ha dato istruzione ai propri uffici territoriali di "colpire" le società calcistiche, sebbene sia solamente un'opinione che può essere disattesa in caso di contenzioso. Quindi se alcuni club dovessero fare causa, potrebbero anche vincere. Dall'altro però questa è, almeno attualmente, la posizione dell'Agenzia delle Entrate.
COME GESTIRLA? I pagamenti del 2020 sono stati effettuati con il regime agevolato, ma potrebbero essere appunto fallaci. Delle due l'una: un ravvedimento operoso il prima possibile, integrando tutti i pagamenti passati più le relative sanzioni. Un impatto per i club che sono già stati colpiti duramente dal Covid. Oppure evitare il ravvedimento con un controllo dell'Agenzia delle Entrate e possibile contenzioso.
PROBLEMA FUTURO - Molti club stanno lavorando su giocatori provenienti dall'estero, magari a scadenza 2021, presupponendo (attualmente in maniera erronea) di potere accedere agli sgravi fiscali. A quel punto i trasferimenti, non ufficiali, potrebbero essere messi in stand-by in attesa di capire quale sarà la situazione. È un bel patatrac, perché ci sono moltissimi giocatori che vengono coinvolti da questa situazione, soprattutto se consideriamo il 2019 e il 2020 come acquisti. Una specifica importante: per quel che prevedeva la norma, il calciatore deve stare in Italia per almeno due anni da quando prende la residenza per attivare lo sgravio fiscale.
LA LISTA
Atalanta: Malinovskyi, Muriel, Sutalo, Miranchuk, Mojica, Piccini, Lammers.
Benevento: Glik.
Bologna: Denswil, Tomiyasu, Dominguez, Baldursson, Soriano, Schouten, Sansone, Skov Olsen, Hickey.
Cagliari: Nandez, Pereiro, Marin, Luvumbo.
Crotone: Dragus, Vulic, Magallan, Henrique, Rojas.
Fiorentina: Terzic, Zurkowski, Cutrone, Ribery, Barreca, Martinez Quarta.
Genoa: Lerager, Schone, Zajc, Shomurodov
Hellas Verona: Ilic, Tameze, Ruegg, Kalinic.
Inter: Lukaku, Sanchez, Conte, Eriksen, Young, Hakimi.
Juventus: Arthur, McKennie, Morata, Danilo, De Ligt, Rabiot, Ramsey.
Lazio: Vavro, Muriqi, Escalante, Pereira.
Milan: Brahim Diaz, Tatarusanu, Kjaer, Dalot, Saelemaekers, Hauge, Rebic, Ibrahimovic, Duarte, Hernandez, Rafael Leao
Napoli: Lobotka, Demme, Osimhen, Elmas, Llorente, Lozano, Bakayoko.
Parma: Sohm, Cyprien, Hernani, Busi, Osorio, Valenti, Brunetta,
Roma: Pau Lopez, Smalling, Mkhitaryan, Carles Perez, Villar, Mayoral, Pedro.
Sampdoria: Yoshida, Keita Balde, Adrien Silva, Damsgaard.
Sassuolo: Muldur, Kyriakopoulos, Toljan, Obiang, Haraslin, Ayhan, Maxime Lopez, Schiappacasse.
Spezia: Zoet, Ismajli, Estevez, Leo Sena, Verde.
Torino: Gojak, Vojvoda.
Udinese: Okaka, Molina, Ouwejan, Arslan, Pereyra, Forestieri, Deulofeu.
fonte tmw.com