Siamo tossici
Siamo tossici, la nostra droga di chiama Atalanta e, senza, andiamo in crisi di astinenza. Il nostro spacciatore oggi ci ha tenuto alla larga non consentendoci di assumere la dose abituale ma la droga ti fa fare cose senza senso come andare a salutare i ragazzi dopo un allenamento su un campetto oltre Oglio. Troppa la differenza in campo ed i nostri seppur imballati e senza colonna sonora, nonostante il solito omino giallo poco equo (ma molto solidale ed amante della salamella), si sono fatti una grigliata che le rondinelle ricorderanno a lungo. Il moicano ci spaventa con una bomba sulla traversa poi l'omino giallo a due metri lo consola dopo che la testata a Palomino non lo ha neppure scalfito. Super Mario (quello vero con la maglia bianca), coglie le traiettorie delle palle che entrano in area come se uscissero da un tubo e le appoggia docilmente in rete. Prima con la fronte inchinandosi beffardamente alla curva bresciana poi con un tocco da biliardo nell'unico modo possibile perché la palla entri in buca. Nel seguito l'omino giallo sventola cartellini in una sola direzione, impotente a fermare le truppe nerazzurre ma sporcandogli la fedina quanto più possibile in attesa che qualche suo confratello prosegua nell'opera per far sì che, quando i potenti ci dovranno affrontare, manchi qualche giocatore chiave. Il Bepi suggella il suo personale duello con la porta biancazzurra con una galoppata lanciandosi nello spazio vuoto dopo una interdizione che fa crepare di invidia il buon Martino che dalla panchina, sportivamente lo applaude. Calano il sipario e la notte su Brescia, si accendono i fumogeni ed i fuochi a Zingonia.